Hyatt Hotels ha registrato un forte calo degli utili nel primo trimestre dell’anno e ha rivisto al ribasso le sue previsioni di utile netto e fatturato per camera per il 2025, a causa dell’indebolimento della domanda.
L’operatore alberghiero di Chicago ha registrato un utile di 20 milioni di dollari, pari a 19 centesimi per azione, in netto calo rispetto ai 522 milioni di dollari dell’anno precedente. Escludendo alcune voci straordinarie, l’utile rettificato si è attestato a 46 centesimi per azione, superando i 33 centesimi per azione del consensus. Leggermente superiore alle attese anche il fatturato: 1,72 miliardi di dollari, con il consensus a 1,7 miliardi di dollari.
Per il 2025, Hyatt ha ridotto le sue previsioni di utile a un intervallo compreso tra 95 e 150 milioni di dollari, rispetto a una precedente previsione di 190-240 milioni di dollari. La catena alberghiera ha ridotto le sue previsioni di crescita del fatturato comparabile per camera disponibile, un indicatore chiave della redditività alberghiera, a un intervallo compreso tra l’1% e il 3%, rispetto a una precedente previsione del 2%-4%. «I recenti cambiamenti, in particolare nella domanda a breve termine, ci hanno spinto a rivedere moderatamente le nostre previsioni per il resto dell’anno», ha dichiarato il presidente e amministratore delegato, Mark Hoplamazian, in una nota.
Con Hyatt, è stato confermato un trend già visibile con altri operatori e con le compagnie aeree: la domanda internazionale e di lusso è ancora forte, ma i viaggi negli Stati Uniti stanno rallentando tra i consumatori con un budget limitato. «Il prezzo è diventato davvero importante per comprendere la situazione nel suo complesso», ha affermato Hoplamazian. Circa il 70% del business di Hyatt è costituito da hotel di lusso e di fascia alta, ma è proprio il segmento di fascia alta, che è il più economico tra i due, ad aver mostrato un rallentamento. Si registra «un certo rallentamento nelle prenotazioni presso le catene alberghiere di fascia bassa, ma non in alcune delle località a cinque stelle in Messico e nei Caraibi», ha aggiunto il direttore finanziario, Joan Bottarini.



