Ibiza, via quasi 3mila case illegali da Airbnb
Le autorità di Ibiza, attraverso la taskforce per gli affitti a breve termine illegali e in stretta collaborazione con Airbnb, hanno raggiunto un importante traguardo: la rimozione degli annunci di affitti a breve termine illegali o non registrati disponibili sulla piattaforma online, sfruttando l’intelligence turistica di Mabrian, in coordinamento con il sistema di informazioni turistiche di Ibiza (Sit) e il servizio It del comune di Ibiza.
Un totale di 2.831 annunci, pari a 14.532 posti letto in affitto a breve termine (Str) non regolamentati, sono stati rimossi dal mercato ricettivo di Ibiza. Mabrian, partner globale di intelligence di viaggio e consulenza turistica, ha supportato la taskforce di Ibiza fornendo un modello avanzato di intelligence turistica progettato per individuare e monitorare gli affitti a breve termine non regolamentati, consentendo ad Airbnb di rimuovere quelli che non rispettavano le normative vigenti.
«Ibiza è la prima destinazione in Spagna ad aver rimosso completamente gli annunci di affitti a breve termine illegali dalla piattaforma Airbnb», ha annunciato Vicent Marí, presidente del consell insular d’Eivissa, durante la presentazione dei risultati del progetto. All’evento ha partecipato anche Margarita Prohens, presidente del governo delle isole Baleari.
La presidente Prohens ha celebrato questo traguardo, sottolineando che questo successo «ci consentirà di estendere questi risultati al resto delle isole più rapidamente», confermando al contempo l’impegno di Airbnb a rimuovere gli annunci non registrati nelle isole Baleari entro ottobre.
Marí ha inoltre sottolineato che l’implementazione della taskforce «ci ha permesso di basare le decisioni sui dati piuttosto che su percezioni soggettive, consentendoci di difendere l’offerta turistica legale dell’isola, rafforzare un modello turistico di qualità, gestire i flussi di visitatori e affrontare il senso di sovraffollamento riscontrato durante l’alta stagione».
