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Il Brasile riabbraccia gli italiani: «Obiettivo 150mila turisti»

Heitor-Kadri_embratur

Dopo due anni di pandemia torna prepotentemente sul mercato italiano il Brasile che, partendo dal maxi stand da 210 mq presente in Bit a Milano, rilancia la promozione a 360 gradi puntando sul classico binomio spiagge e cultura, ma spingendo anche nuove destinazioni e prodotti legati alle affinità storiche tra il nostro Paese e il gigante sudamericano. Al centro del progetto c’è ovviamente Embratur, l’agenzia nazionale del turismo rinvigorita da un nuovo assetto pubblico-privato utile a stimolare gli investimenti.

«L’Italia è storicamente nella top ten internazionale dei flussi turistici verso il Brasile e nel 2019 abbiamo registrato 185mila turisti italiani – sottolinea Heitor Kadri, responsabile per la consulenza internazionale di Embratur – Lo scorso anno ci siamo fermati a 80mila visitatori dal vostro Paese, un crollo netto dovuto soprattutto alle restrizioni ai viaggi operate dal governo. Ora che si sono riaperte le frontiere occorre ristabilire al più presto la connettività aerea pre Covid puntando a raggiungere i 150mila turisti italiani».

POCHI VOLI TRA I DUE PAESI
Al momento, infatti, l’unico collegamento diretto previsto è la Milano-San Paolo operata da Latam con tre voli a settimana; mentre pre-pandemia i due Paesi potevano contare su 28 voli diretti a settimana. «Speriamo entro metà anno di vedere un aumento della domanda dall’Italia e ci auguriamo che il vettore tricolore Ita Airways possa aprire a breve la Roma-San Paolo, eredità della vecchia Alitalia. Da parte nostra stiamo facendo tutti gli sforzi promozionali possibili e vogliamo firmare delle partnership strategiche con le compagnie aeree per ripristinare quanti più voli possibili tra i due Paesi», annuncia Kadri.

Il quadro disegnato da Embratur, infatti, ricorda come gli italiani cerchino in Brasile soprattutto il prodotto mare e spiagge e l’open air: «Rio de Janeiro e il nord est del Brasile, Natal, Recife e Fortaleza, sono le mete top degli italiani; ma punteremo anche su mete ancora poco visitate dai vostri connazionali: la foresta amazzonica, gli Stati di Mato Grosso e Bonito e il parco nazionale di Iguaçu».

Tra i 10 Paesi al mondo più vaccinati contro il Covid-19 (secondo Our World in Data, il 75% della popolazione è vaccinata con ciclo completo, ndr), il Brasile non richiede, al momento, agli italiani nessun test Pcr per entrare nel Paese e per i soggiorni inferiori ai 90 giorni non è necessario richiedere il visto.

La spinta sulla promozione del Brasile, poi, passa anche per la rinnovata struttura finanziaria di Embratur che dal 2019 è passato da essere un’ente controllato al 100% dallo Stato a una società mista pubblico-privato. «Questa trasformazione ci permette di promuovere il Brasile all’estero con maggior forza e più finanziamenti operando un coordinamento tra i vari attori dell’industria turistica – ha detto Kadri – I repeaters sono uno zoccolo duro del mercato in entrata, ma il nostro obiettivo è ampliare il target, puntare di più agli high spender e alle nuove nicchie di mercato: vogliamo recuperare e superare velocemente i numeri pre Covid».

LA ROTTA DELL’IMMIGRAZIONE ITALIANA
Sul lato prodotto, infine, proprio durante la tre giorni di Milano Embratur ha presentato la rotta dell’immigrazione italiana nel sud dello stato brasiliano di Santa Catarina. Un percorso che copre 12 paesi, tra cui Pedras Grandes che quest’anno festeggia il 145° anniversario dell’immigrazione italiana nel sud di Santa Catarina. Il 95% dei suoi residenti ha origini italiane e le sue abitazioni conservano la memoria dei pionieri, così come il primo cimitero degli immigrati. Lungo l’itinerario turistico – che riannoda le storiche radici e relazioni tra Italia e Brasile – «sono presenti anche un museo dell’immigrazione italiana, un centro gastronomico italiano e punti di interesse che spaziano dalla natura alla nightlife. Non mancano – lungo l’itinerario – anche cascate, cantine e produttori di salumi e formaggi, realizzati con ricette portate direttamente dall’Italia dagli immigrati in Paese», ha concluso Kadri.

Intanto, proprio per l’Italia, l’Ente sta preparando una serie di eventi a Roma e Milano e un roadshow dedicato ad agenzie di viaggi e tour operator; oltre a fam trip e viaggi stampa che si volgeranno nei prossimi mesi.

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