Il diktat di Iata: “Nessuna restrizione per i vaccinati”

by Gabriele Simmini | 15 Luglio 2021 11:27

Seguire il buonsenso delle nuove regole fissate dall’Oms e rimuovere subito certi obblighi e restrizioni per i viaggiatori vaccinati: è il nuovo appello lanciato da Iata all’indomani della presentazione delle nuove linee guida sui viaggi dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Nello specifico, l’Oms raccomanda ai governi un “approccio basato sul rischio” quindi la necessità di “non richiedere la prova della vaccinazione Covid-19 come condizione obbligatoria per l’ingresso o l’uscita in un Paese”. Inoltre, andrebbero rimosse le misure “come test e/o requisiti di quarantena per i viaggiatori che sono completamente vaccinati” o hanno avuto una precedente infezione da Covid-19 confermata negli ultimi sei mesi. E ancora, “garantire percorsi alternativi per gli individui non vaccinati attraverso i test in modo che siano in grado di viaggiare a livello internazionale. L’Oms raccomanda poi test Rt-Pcr o test diagnostici rapidi di rilevamento dell’antigene (Ag-Rdt)  e chiede di implementare solo misure di test e/o quarantena per i viaggiatori non vaccinati.

«Queste raccomandazioni di buon senso e basate sui parametri di rischio dell’Oms, se seguite dagli Stati, consentiranno di riprendere i viaggi aerei internazionali riducendo al minimo la possibilità di importare Covid-19 – commenta Willie Walsh, direttore generale di Iata – Come osserva l’Oms e come dimostrano gli ultimi dati dei test nel Regno Unito, i viaggiatori internazionali non sono un gruppo ad alto rischio in termini di Covid-19. Su 1,65 milioni di test effettuati sui passeggeri internazionali in arrivo nel Regno Unito da febbraio, solo l’1,4% è risultato positivo. È ormai tempo che i governi incorporino i dati nel processo decisionale basato sul rischio per la riapertura delle frontiere».

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