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Il Grand Egyptian Museum aprirà il 1° novembre al Cairo

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Barra a dritta sul Nilo. L’inaugurazione del Grand Egyptian Museum (Gem) del Cairo non dovrebbe subire ulteriori slittamenti e resta fissata per il 1° novembre 2025, come annunciato lo scorso 7 agosto dal primo ministro egiziano Mostafa Madbouly.

Obiettivo della nuova Mecca degli appassionati di egittologia e archeologia – spalmato su una superficie di ben 500.000 mq – è accogliere fino a 13.000 visitatori al giorno e 5 milioni l’anno. Il museo sorge nei pressi del nuovo aeroporto internazionale Sphinx ed è il più grande al mondo dedicato a una singola civiltà: ospita oltre 100.000 pezzi, metà dei quali esposti al pubblico.

A rubare l’occhio sarà soprattutto la mummia di Tutankhamon, il famoso faraone della XVIII dinastia dell’antico Egitto. Il Gem ospita l’intero tesoro, scoperto intatto da Howard Carter nel 1922, con la superba maschera funeraria, un vero capolavoro di oreficeria egizia.

STORIA DI UN ITER TRAVAGLIATO

Il 27 gennaio 2025 Ahmed Ghoneim, nuovo ceo del museo, scioglie le riserve in un’intervista a On Tv: apertura fissata il 3 luglio con una grande cerimonia di inaugurazione scandita in più giorni.

Il 14 giugno, invece, il ministero del Turismo e delle antichità egiziano innesta la retromarcia e comunica il rinvio dell’apertura all’ultimo trimestre, a seguito del conflitto tra Iran e Israele.

Ultima tappa il 7 agosto, quando il primo ministro Mostafa Madbouly annuncia che il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisil ha approvato il 1° novembre 2025 come data ufficiale di apertura del Gem. Sarà la volta buona?

LA PRE APERTURA

L’attesissima inaugurazione del Gem ha comunque vissuto un prologo. Nel 2023, infatti, è scattata una fase di pre apertura, grazie alla quale è possibile visitare in anteprima, e tramite visite guidate di gruppo, alcuni ambienti: la Sala grande, la Piazza dell’Obelisco, il museo dedicato ai bambini e l’area del giardino, dei ristoranti e dei negozi.

ottobre 2024, quindi, c’era stata un’apertura parziale di 12 sale e gallerie, ma non ancora, ad esempio, delle due gallerie che ospitano il tesoro di Tutankhamon.

Progettato da un team di architetti guidato da Heneghan Peng Architects(Hparc) – uno studio con sede a Dublino e Berlino – il museo si trova poco fuori da Il Cairo, a meno di due chilometri dalle Piramidi di Giza, una delle sette meraviglie del mondo antico. L’ottava (moderna) si avvicina.

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