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Il metaverso è realtà: il 43% dei turisti-utenti lo frequenta

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Nel 2022, il connubio metaverso e turismo si è fatto ancora più solido. Secondo i dati dell’osservatorio Voice of the Consumer: Digital Consumer” di Euromonitor International, il 43% di chi indossa visori vr lo fa per esplorare la propria futura destinazione di viaggio per le vacanze.

E su questo binomio, dalle prospettive così potenti, interviene l’esperto Francesco Redi della knowledge company europea che si occupa di progetti innovativi nel settore del turismo Twissen: «È bene avere una propria posizione strategica e un business model che sia sequenziale nel tempo».

«È fondamentale trovare già il proprio spazio all’interno del metaverso, scegliendo, ovviamente, quello più consono alle proprie necessità e al proprio business – prosegue Redi – Il dato Euromonito che più colpisce è che la generazione dei Millennial vede già il 50,2% dei nostri ragazzi entrare in un mondo fatto di eventi e concerti virtuali unici: il metaverso, per loro, è già qui e loro ne fanno parte, ne sono fruitori attivi».

Giunti a questo punto, secondo Redi, il passo successivo è quello di «sviluppare la tecnologia e la grafica migliore per posizionarsi in maniera coinvolgente e mirata allo sviluppo del proprio business. Di più: accanto a questa ricerca dovrà essere tenuta d’occhio la sicurezza da garantire agli utenti, sia che si tratti di un tour virtuale sia di un meeting di lavoro, sia delle opportunità di acquisto di prodotti e servizi. Esattamente come avverrebbe in un contesto reale».

Sul fronte del turismo poi, «è oramai inevitabile che gli attori del sistema turistico pongano le basi per una strategia corretta di ingresso nel “nuovo mondo, sviluppando un modello sequenziale che garantisca loro di restare competitivi nel tempo. Non si tratta di sostituire l’esperienza reale, ma di aggiungere maggiori opportunità di business per gli attori del turismo».

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