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Il passeggero ha il Covid? Il rimborso è un diritto

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Focus del “Salvagente” sulle vacanze stravolte dal Covid. Secondo la normativa, chi è positivo non può partire. Anzi, se esce di casa è perseguibile a livello penale. Eppure, ci sono compagnie, come Ryanair, che non rimborsano questi passeggeri, considerando il coronavirus “malattia non grave”.

Le leggi italiane danno ragione al consumatore: sia il codice civile (articolo 1463) che il codice della navigazione (articolo 945) stabiliscono il diritto del passeggero al rimborso se non può onorare il contratto per colpe non sue. Ma, nel caso di Ryanair, il vettore applica al contratto la legge irlandese.

Davanti al rifiuto del vettore, l’unico modo per vedere riconosciuti i propri diritti è aderire al Procedimento europeo per le controversie di modesta entità, una via extra-giudiziale e a basso costo che si attiva online (e-justice.europa.eu), oppure rivolgersi a società come, appunto, Rimborsoalvolo.it.

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