Il ritorno del tax free shopping: Francia e Italia al top in Europa

by Redazione | 15 Novembre 2021 7:00

Prosegue nel suo percorso di ripresa anche il tax free shopping dell’Europa continentale, che da inizio pandemia – a seguito dell’ultimo periodo estivo – ha raggiunto i livelli più alti in termini di recovery. A confermarlo, l’analisi Global Blue esposta alla conferenza annuale dell’Osservatorio Altagamma, che ha rimarcato l’importanza della parziale riapertura delle frontiere europee, la riattivazione dei voli di lungo raggio e la forte voglia di shopping tra i turisti.

In tutta l’Europa continentale, alle prese con un ancora difficilissimo recupero dell’industria dei viaggi[1] in generale certificato anche dalla European Travel Commission, fa sapere Global Blue, il recovery complessivo è stato in media del 38% in confronto al periodo estivo del 2019, con un picco del 40% in agosto. Questo dato certifica un aumento rispetto alla media del 15% tra aprile e giugno 2021.

Le top mete tax free come la Francia (49% a settembre 2021 rispetto a settembre 2019), l’Italia (38%) e la Spagna (38%) hanno tutte beneficiato di una ripresa in costante aumento, mentre i Paesi che hanno annunciato le restrizioni di frontiera più morbide prima dell’estate – come la Grecia (70%) e la Turchia (182%) – hanno registrato i tassi di recupero più elevati.

Nel corso dei tre mesi estivi (luglio-settembre), gli shopper provenienti dal Gcc (Gulf Cooperation Council) hanno raggiunto l’86% dei livelli di spesa di quelli dello stesso periodo del 2019, con un picco del 143% a settembre. Una media estiva del 112% è stata raggiunta in Francia, mentre la Spagna si è attestata all’84% e l’Italia al 73%.

Il recovery tax free proveniente dal Gcc è stato favorito dagli shopper del lusso ad alta capacità di spesa.

Contemporaneamente, la spesa degli americani ha conosciuto un’impennata dopo che gli Stati Uniti sono stati aggiunti alla lista dei viaggi approvati dal Consiglio dell’Ue lo scorso giugno, ed è rimasta alta per tutta l’estate con una media del 73% e un picco dell’85% in agosto: un deciso incremento rispetto al tasso del 16% registrato durante il periodo aprile-giugno 2021.

Gli shopper provenienti dal Regno Unito – abilitati agli acquisti tax free a seguito della Brexit – hanno contribuito alla ripresa, rappresentando poco più del 3% della spesa totale di settore in Europa in agosto e settembre.

Pier Francesco Nervini, coo North & Central Europe & Global Accounts di Global Blue, ha dichiarato: «La parziale riapertura delle frontiere in tutto il continente, unita all’istituzione del green pass, ha consentito una maggiore propensione al viaggio e ha permesso agli elite shopper del lusso provenienti da alcuni mercati chiave di pianificare ed eseguire i loro viaggi in modo sicuro. Anche se l’industria del travel retail ha ancora molta strada da compiere nel suo percorso di ripresa è piuttosto incoraggiante constatare il forte desiderio che hanno gli shopper internazionali, in particolare quelli provenienti dagli Stati Uniti e dal Gcc, di tornare a spendere e fare acquisti nei negozi europei».

Endnotes:
  1. ancora difficilissimo recupero dell’industria dei viaggi: https://www.lagenziadiviaggimag.it/travel-europeo-in-affanno-piena-ripresa-nel-2024/

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