Il Venezuela riconsideri la revoca delle licenze operative di diverse compagnie aeree internazionali che servono il Paese. È il pressante appello della Iata (che raggruppa e rappresenta oltre 300 compagnie aeree nel mondo) al governo di Caracas.
Otto vettori – Iberia, Tap Air Portugal, Turkish Airlines, Air EuropaGol, Latam, Avianca, e Caribbean Airlines – hanno temporaneamente sospeso i voli da e per il Venezuela, a seguito dell’emissione di avvisi di sicurezza aerea da parte di Stati Uniti e Spagna.
Per tutta risposta il governo venezuelano aveva dato 48 ore di tempo alle aerolinee di riprendere i voli: non avendo riscontrato alcun ripristino dei servizi aerei, ha così deciso di revocare permanentemente i diritti di traffico verso il Paese.
Questa situazione di stallo nei cieli venezuelani sta mettendo in difficoltà i planning delle compagnie aeree impegnate nei collegamenti verso il centro e il sud America e i partner di distribuzione, tra operatori e agenti di viaggi: la revoca dei permessi e le concomitanti avvertenze di sicurezza da mercati chiave come Stati Uniti e Spagna di fatto generano seri problemi operativi, commerciali e di gestione dei passeggeri.
Le compagnie aeree hanno dato priorità alla protezione dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio, evitando voli in aree ad alto rischio. A questo punto, però, chiedono un ripensamento circa la drastica misura adottata dalle autorità venezuelane e la salvaguardia della connettività aerea nell’intera regione latinoamericana.