Imprese balneari in allarme: espropri in arrivo

by Andrea Lovelock | 22 Maggio 2023 11:13

L’Agenzia del demanio ha chiesto a tutti i Comuni costieri della Toscana di avviare le procedure di incameramento degli stabilimenti balneari. È quanto risulta a mondobalneare.com, che segnala che la lettera risale all’11 maggio scorso: in base all’articolo 49 del Codice della navigazione, alla scadenza della concessione demaniale tutte le strutture di “difficile rimozione” che vi insistono sopra diventano di proprietà dello Stato, secondo una procedura nota come “incameramento” che di fatto rappresenta un esproprio degli edifici senza alcun indennizzo.

Il portale di riferimento per la categoria delle imprese balneari ricorda inoltre che la legge è in vigore dal 1942, anno di approvazione del Codice della navigazione, e riguarda solo le opere fisse in cemento, ma finora di fatto non è mai stata applicata alle concessioni storiche, in quanto hanno goduto prima del regime di “rinnovo automatico” e poi di una lunga serie di proroghe che hanno sempre rinviato la scadenza dei titoli.

Ma ora, con la scadenza fissata al 31 dicembre 2023 e la direttiva europea Bolkestein che impone le riassegnazioni tramite gare, l’articolo 49 rischia di essere applicato con effetti devastanti per decine di migliaia di piccole e medie imprese in prevalenza a gestione familiare.

Crescono dunque le preoccupazioni tra le imprese balneari perché se il governo non darà seguito alle promesse di approvare una riforma per decidere il futuro delle concessioni balneari a partire dal prossimo anno, l’Agenzia del demanio non potrà fare altro che applicare la legge attualmente in vigore, ovvero di procedere con gli incameramenti.

Trattandosi di procedure lunghe e complesse, sembra che gli uffici toscani dell’Agenzia del demanio abbiano deciso di muoversi con un certo anticipo, sollecitando i comuni costieri ad avviare l’iter entro 60 giorni.

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