Incidente Air India, i familiari delle vittime fanno causa a Boeing

Incidente Air India, i familiari delle vittime fanno causa a Boeing
19 Settembre 11:57 2025

A poco più di tre mesi dalla sciagura di Ahmedabad, il caso Air India sfocia in un’azione legale contro Boeing e il produttore di componenti Honeywell. È stata intentata negli Stati Uniti dai familiari di quattro passeggeri, vittime dello schianto del Boeing 787 Dreamliner lo scorso 12 giugno: 242 persone sono morte a bordo, altre 19 a terra.

L’aereo, partito dall’aeroporto di Ahmedabad e diretto a Londra Gatwick, si era schiantato subito dopo il decollo, a causa, probabilmente, della chiusura degli interruttori del carburante. Rivelando quanto emerso dall’analisi della scatola nera il Wall Street Journal aveva indicato il comandante come responsabile dello spegnimento dei motori del Boeing 787.

L’azione legale è stata depositata nei giorni scorsi presso il Tribunale del Delaware contro il colosso spaziale americano e la Honeywell, responsabile dei sensori per l’azionamento degli interruttori del carburante.

Nel 2018 la Faa (Federal aviation administration) raccomandava – ma non obbligava – di aggiornare gli interruttori con nuove versioni dei sistemi di blocco per impedirne l’azionamento involontario, pratica comune a più modelli, tra cui il Boeing 787-8 e -9 Dreamliner. Le famiglie delle vittime accusano le due società di essere a conoscenza dei rischi e di non aver fatto nulla per impedirlo, secondo quanto riportato dall’atto e visionato dalla Bbc.

Gli switch fuel sul Boeing 787-8 Dreamliner di Air India non risulterebbero aggiornati al momento dello schianto, ma i registri di manutenzione riportati dall’indagine preliminare dell’Aircraft accident investigation bureau (Aaib) un mese dopo la tragedia, hanno mostrato che il modulo di controllo dell’acceleratore, che comprende gli interruttori del carburante, era stato sostituito nel 2019 e nel 2023.

Secondo il rapporto “tutte le direttive di aeronavigabilità e i bollettini del servizio di allerta erano stati rispettati sia sull’aereo sia sui motori”. Nel caso del volo Air India 171, nel report preliminare dell’Aaib, l’interruttore risultava essere stato spostato dalla posizione “run” a quella “cut-off”, compromettendo così la spinta dell’aereo a pochi secondi dal decollo. La causa legale si basa sul fatto che le aziende non avrebbero avvertito le compagnie aeree che gli interruttori necessitavano di ispezione e riparazione, né avrebbero fornito i pezzi di ricambio utili ai propri clienti per poterli installare.

“Boeing e Honeywell sono rimaste ‘inerti‘ dietro una blanda raccomandazione che suggeriva semplicemente di ispezionare gli interruttori”, accusano le famiglie rappresentate dallo studio legale Lanier con sede in Texas. Il rapporto finale dell’incidente è atteso nel 2026.

Tuttavia, i tempi non sono certi, nonostante le raccomandazioni dell’Icao l’organizzazione internazionale che regola il trasporto aereo. Nei giorni scorsi Willie Walsh, il direttore generale della Iata – l’associazione delle compagnie aeree – ha fatto notare che sul 43% degli incidenti degli ultimi anni non hanno ancora ricevuto il rapporto finale, anche per mancanza di risorse da parte degli Stati.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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