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Ita in bilico tra modello low cost e lungo raggio

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Mentre si è in attesa di sapere se risponde al vero l’opzione di uno slittamento del decollo Ita da metà ottobre ai primi di marzo 2022, è certo che, se l’avvio avverrà fra poco più di due settimane, Ita non potrà ancora contare sull’offerta di voli lungo raggio perché, come si legge del resto nel suo stesso sito, è in attesa di certificazione.

Di fatto, come confermano gli stessi operatori, non è ancora scattata la vendita dei voli Ita per New York o Tokyo. E quindi da metà ottobre la newco garantirà soltanto voli domestici ed europei. la speranza è che per il periodo natalizio la compagnia aerea possa lanciare i collegamenti verso gli States (New York, Boston, Miami) e il Giappone – che sono poi i mercati strategicamente più redditizi (nonostante il vettore continui a professarsi di chiara matrice low cost, ndr) – mentre i voli per Buenos Aires, San Paolo, Washington e Los Angeles non partiranno prima di marzo 2022.

E a proposito della vocazione low cost di Ita, si stanno delineando le logistiche all’aeroporto di Roma Fiumicino dove la newco condividerà l’area dei check in al Terminal 1 con tutte le altre compagnie a basso costo (ovvero Ryanair, Vueling, Aegean, Albastar ed Eurowings).

L’estesa area dello scalo che era stata temporaneamente chiusa anche a causa del Covid e quindi della forte riduzione di traffico, diventerà così una sorta di “isola low cost” con servizi collaterali pensati per la clientela di questo segmento di trasporto aereo.

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