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Itabus opererà anche in Austria e Svizzera

Itabus da uff st

Itabus entra in Svizzera e Austria. La società del Gruppo Italo, infatti, rafforza la propria presenza all’estero, incrementando la sua rete internazionale.

Dal 16 ottobre, infatti, l’Austria farà parte del netwotk con le fermate di Graz, Villach e Klagenfurt e in Svizzera servirà Lugano e Zurigo. Inoltre, sarà inserita una nuova località in Croazia, Fiume. Si tratta di mete turistiche e città d’affari che si aggiungono alle destinazioni internazionali già servite, come Lubiana, Zagabria, Chambéry e Lione. A oggi la società, con 100 bus, serve 112 città in Italia.

Nel dettaglio, saranno disponibili 4 collegamenti giornalieri per Zurigo e Lugano (collegate a Milano, Como, Roma, Napoli, Caserta, Firenze, Siena, Bologna, Modena, Parma e Piacenza). Quattro anche per Fiume (connessa con Torino, Milano, Bergamo, Verona, Padova, Venezia, Trieste, Firenze, Roma, Bologna, Ferrara, Napoli, Caserta e Salerno), 2 per Klagenfurt (raggiungibile da Roma, Siena, Firenze, Bologna, Padova, Venezia e Udine), 4 per Graz (con partenze e arrivi da Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Ferrara, Padova, Venezia, Trieste e Lubiana) e 2 per Villach (collegata con Roma, Siena, Firenze, Bologna, Padova, Venezia e Udine).

Grazie all’intermodalità treno Italo+bus Itabus, Graz, Klagenfurt e Villach saranno anche servite dal collegamento multimodale treno+bus, con la comodità di un unico biglietto valido per entrambi i mezzi. Si potrà arrivare in treno fino alla stazione ferroviaria di Venezia Mestre e da lì salire su Itabus in connessione, o viceversa raggiungere con Itabus l’Italia (fino a Mestre) e poi proseguire il viaggio con il treno Italo collegato.

«Continuiamo a espandere il nostro network estero per offrire una rete sempre più estesa e capillare ai nostri viaggiatori – osserva Francesco Fiore, amministratore delegato di Itabus – Dopo aver consolidato l’offerta sul territorio nazionale, stiamo investendo molto sull’internazionale. Un nuovo passo che non sarà l’ultimo, stiamo già studiando nuove mete in Europa per il prossimo futuro».

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