Kiriacoulis triplica in Borsa. Turismo nautico a vele spiegate
Il valore in Borsa, ad Atene, delle azioni di Kiriacoulis Mediterranean è più che triplicato in due mesi, dopo il passaggio della maggioranza relativa ai fratelli Tzortzis. La società, controllata fino a circa due mesi fa, con maggioranza assoluta, dalla famiglia Kiriacoulis, si occupa di turismo nautico ed è il terzo operatore al mondo, primo nel Mediterraneo. Prima del Covid, commercializzava circa 400 imbarcazioni finalizzate alle vacanze, diventate poi circa 300, di cui una cinquantina in Italia.
Altre attività del Gruppo, in questo settore, sono la gestione di porti turistici, la vendita d’imbarcazioni con e senza gestione e relativo finanziamento. Buona parte della flotta è costituita da barche in gestione.
Con l’ingresso dei fratelli Tzortzis, le azioni sono passate in 2 mesi da 0,70 a 2,60 euro, per poi assestarsi intorno ai 2,20. Il segnale è chiaro: il mercato crede nello sviluppo del turismo nautico e crede in Kiriacoulis come attore principale di questo rilancio.
«Sicuramente non sono momenti facili – ha commentato Luciano Rigli, amministratore della Kiriacoulis Italia e della Kiriacoulis Holiday – le vacanze in barca economicamente pescano nel ceto medio, il prezzo di una vacanza di una settimana per 4 persone, incluso di equipaggio, è circa 6000 euro. L’impoverimento generale della classe media si fa sentire, per far lavorare le barche dobbiamo tenere i prezzi molto bassi, mentre le spese aumentano. Possiamo dire che la flessione della domanda è di circa il 30%, la flessione dell’occupazione di circa il 10%. Le vacanze che proponiamo riscuotono successo e appena il mercato si normalizzerà, dovremmo avere un 20% in più di ricavi; da questo, a mio parere, deriva la fiducia dei mercati. Sempre meno gente vorrà essere proprietaria di una barca, vorrà liberarsi di tutti i problemi che questo comporta, ma non vorrà rinunciare alla vacanza, quindi il mercato del noleggio crescerà».
