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La “cabina di regia” per il turismo si farà: il governo accelera

Quando si parla di promozione turistica in Italia, le iniziative non mancano, anzi, il problema sembra essere l’esatto contrario: troppa confusione e troppa frammentarietà, con enti locali, aziende e pubbliche amministrazioni che si muovono in ordine sparso, insomma ognuno fa un po’ come gli pare. Con il risultato che il brand Italia, nonostante il grande appeal, perde terreno sui competitor stranieri.

Per questo il governo sta mettendo in moto una cabina di regia nazionale che segua un programma strategico unico in grado di «dare all’Italia del turismo una cornice unitaria nell’ambito della quale tutti gli operatori si possano muovere in modo coerente, migliorando le politiche sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta, senza l’obbligo di invenzione di nuovi strumenti, ma con l’obiettivo di coordinamento delle azioni e delle iniziative esistenti». Ad annunciarlo è il sottosegretario ai Beni culturali e al Turismo Antimo Cesaro, rispondendo a un’interrogazione in Commissione Attività produttive alla Camera.

I tavoli di lavoro avviati per favorire il coordinamento delle azioni delle amministrazioni centrali sono già tre: «Sui temi dei trasporti con il ministero delle Infrastrutture, su quelli delle telecomunicazioni e della digitalizzazione con il ministero dello Sviluppo economico e del coordinamento dei regimi di aiuto con il ministero dello Sviluppo economico, Invitalia e le Regioni», ha specificato il sottosegretario.

«Il processo descritto – ha concluso Cesaro – prevede una fase conclusiva con l’Enit per definire delle linee guida che coordinino le politiche di promozione con quelle di qualificazione dell’offerta turistica. Migliorare la capacità di penetrazione del Brand Italia dal lato della domanda; ampliare i mercati di riferimento, adottare strategie condivise per stimolare i diversi segmenti della domanda turistica nazionale e internazionale».

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