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La stagione d’oro delle sorelle d’America

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Sono destinazioni in ottima salute, Stati Uniti e Canada, che riscuotono un numero sempre maggiore di preferenze da parte dell’Italia. Secondo il report “Forecast of International Travelers to the United States by Top Origin Countries” del National Travel & Tourism Office, a fine ottobre 2019 gli arrivi italiani negli Usa erano 913mila – l’1,2% in più rispetto al 2018 – ed è probabile che l’anno, a consuntivo, si chiuda a circa 1,095 milioni.

L’Italia oggi è il quarto mercato in Europa dopo Regno Unito, Germania e Francia e tra l’altro i turisti italiani negli Usa sono sicuramente considerati tra gli high spender. E per quanto concerne l’anno in corso, nel 2020 si prevede un’ulteriore crescita del 2% del mercato italiano con circa 1 milione 117mila arrivi dal nostro Paese.

Stime che potrebbero essere riviste al rialzo in un momento storico come quello attuale, dove l’emergenza sanitaria in Cina causata dal coronavirus indirizza maggiormente le scelte verso altri luoghi. Molti professionisti del settore concordano infatti nell’affermare che il mercato italiano è considerato il più impressionabile d’Europa, e allora, con il Paese del Dragone fuori uso e l’est che genera un po’ di titubanza, lo sguardo degli amanti del lungo raggio si sposta a ovest, oltreoceano.

Il futuro comunque appariva roseo già prima. L’ufficio del turismo infatti, nella sua analisi sul quinquennio appena cominciato, indica un aumento di due punti percentuali previsto anche nel 2021, con 1 milione e 139mila arrivi stimati, e ancora nel 2022 con una previsione di 1 milione 162mila italiani. Il trend di crescita resta costante al +2% nelle stime del National Travel & Tourism Office anche nel 2023 e 2024, con arrivi stimati rispettivamente di 1 milione e 185mila e 1 milione e 209mila italiani.

Sul 2020 gli operatori si stanno rapidamente attrezzando, approfittando delle richieste in aumento e di un bacino di clienti che sta temporeggiando e non ha ancora prenotato il proprio viaggio, investendo in risorse umane e ampliando la programmazione su Nordamerica e Canada anche attraverso iniziative di formazione e roadshow per le agenzie di viaggi.

Sul fronte Canada, un buon indicatore dello stato di forma del Paese è dato dalla spesa turistica dei visitatori stranieri nel primo semestre del 2019, cresciuta del 3,9% rispetto all’anno precedente. Dati illustrati da Destination Canada sulla base del report “National Tourism Indicators and Government Revenues Attributable to Tourism”.
Inoltre, dall’analisi emerge che l’aumento dei collegamenti aerei e dei viaggi dal Canada verso destinazioni internazionali ha generato un circolo virtuoso. Con le rotte sono cresciuti nello stesso tempo gli arrivi dall’estero, che hanno subito un’ulteriore accelerazione nel secondo trimestre dello scorso anno, con una spesa per i trasporti al +8,5% e dei servizi di viaggio al +7,9%.

Ed è in virtù della domanda crescente per il Canada che la compagnia aerea Air Transat investe sui voli diretti dall’Italia con i collegamenti Roma-Toronto e Roma-Montreal. Ad attirare i turisti, le avventure a contatto con la natura, l’esplorazione dei grandi parchi, la wildlife experience, le escursioni sui laghi, gli avvistamenti delle balene tra i ghiacci, la possibilità di dormire nei ranch, i tour in treno. E naturalmente le città, come Toronto, Ottawa, Montreal, Quebec City, Vancouver, Victoria, Calgary.

Come ha sottolineato Tiziana Della Serra, sales & marketing director di Air Transat Italy, «il Canada è accogliente e sicuro, sostenibile e al top per la qualità della vita, la scelta migliore per chi cerca grandi spazi, perché offre un mix unico tra città nordamericane cool multiculturali e natura incontaminata».

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