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L’accusa di Assoturismo: “Tre miliardi del Recovery Plan sono briciole”

Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina

Praticamente briciole: i 3 miliardi di euro previsti nel Recovery Plan, secondo il presidente di Assoturismo Vittorio Messina, non bastano a far ripartire il settore.

«Per un settore che vale il 13% del Pil di questo Paese, sono risorse insufficienti a permettere di uscire dalla terribile crisi innescata dalla pandemia – dichiara Messina – Dall’inizio dell’anno il turismo ha perso circa 30 miliardi di euro di fatturati».

E lo stop alle vacanze invernali, prosegue il presidente di Assorturismo, «ne farà svanire altri 2 miliardi almeno per le sole attività ricettive, senza contare le perdite in capo ai servizi turistici, alla ristorazione, agli spettacoli, alla cultura e ai negozi, che vedranno scomparire la spesa dei turisti sul territorio. Anche il blocco delle settimane bianche sta già creando danni enormi: la scomparsa della stagione invernale sta mettendo in crisi tutto il sistema turistico montano, dai rifugi alpini agli impianti».

Messina infatti ribadisce che «di fronte a queste perdite e a una crisi che si allunga ogni giorno e che già ha tagliato le prenotazioni per il 2021, i 3 miliardi di euro riservati al turismo dal piano Next Generation Ue sono briciole. Bisogna fare di più: servono sostegni a fondo perduto ma pure investimenti mirati al rilancio delle imprese, per traghettarle oltre la fine della pandemia, per tutto il prossimo anno».

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