Laghi artificiali e Quranic Park: così cambia Dubai per l’Expo

by Redazione | 30 Maggio 2019 7:00

In vista di Expo 2020, Dubai scalda i motori e presenta le novità turistiche della città. Ultima in ordine di tempo è il Love Lake, un lago artificiale scavato nella sabbia a forma di due cuori intrecciati, ideale per godersi un romantico tramonto.

Su Palm Jumeirah è spuntata la nuova location vista mare The Pointe, per ospitare show e intrattenersi con un panorama mozzafiato che fa da sfondo. Situato al Jaddaf Waterfront, il Jameel Arts Centre è un’importante novità della scena artistica contemporanea di Dubai. Pensato per essere un hub per eventi culturali e iniziative educative, comprende diverse gallerie che ospitano istallazioni e mostre individuali o di gruppo. Il centro – che ospita anche un ristorante, una terrazza rooftop e negozi – ha al suo interno anche una biblioteca specializzata sullo studio di personalità e movimenti importanti del mondo arabo.

Lo Shindaga Museum mette in luce il ricco passato degli Emirati Arabi tramite mostre e eventi aperti al pubblico. Il museo è suddiviso in diverse sezioni, ognuna delle quali tratta un tema diverso: governo e società, creatività e benessere, vivere la terra e il mare. Una sezione è dedicata ai bambini e una all’educazione civica.

Il Quranic Park punta a far imparare qualcosa di più sul Corano in maniera divertente. Sono 64 gli ettari che offrono ai visitatori una full immersion nella cultura islamica tramite due attrazioni principali: la Casa di Vetro, con 29 diverse piante e alberi che vengono menzionati nel testo sacro, compresi ulivi e alberi di fico, hennè e piante di aloe vera e la Grotta dei Miracoli, dove vengono messi in scena i diversi miracoli raccontati nel Corano.

Anche tanti nuovi hotel e ristoranti per soddisfare la sempre più ampia richiesta e differenziare l’offerta. Dal lussuoso Caesar’s Palace sulla Bluewaters Island, appena inaugurata, al W Palm Jumeirah con una bellissima vista sul Golfo Persico e lo skyline di Dubai grazie alle terrazze delle 350 camere disponibili. Dal primo Mandarin Oriental Hotel della città, un resort fronte spiaggia progettato da Jeffrey Wilkes, al Voco Dubai con le sue 471 camere affacciate sull’iconica Sheikh Zayed Road. Dalla lussuosa foresta urbana in stile londinese del London Project situato in prossimità della ruota panoramica più alta del mondo, la Ain Dubai, allo street food dell’Indya by Vineet con il primo chef indiano ad aver ricevuto una stella michelin per la cucina indiana.

Al 33° piano della Sheikh Rashid Tower con una vista a 360 gradi su tutta Dubai, il Lmnts presso il Dubai World Trade Center, propone un menù da 5 portate e un’esperienza di suoni e proiezioni intorno ai tavoli per una cena indimenticabile; mentre il duo culinario Jesse Blake e Kate Christou offre un’esperienza di moderna cucina locale al Lowe con prodotti freschi stagionali cotti direttamente sul fuoco.

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