Lazio, e ora i Monti Lepini diventano un brand e trainano l’incoming

by Andrea Lovelock | 18 Marzo 2022 7:00

A meno di un’ora da Roma un ventaglio di visite esperenziali per tutti i gusti: dalle escursioni naturalistiche nel Giardino di Ninfa alle prelibatezze enogastronomiche dei comuni di Bassiano e di Cori, dalle testimonianze archeo-storico-culturali di Segni e Carpineto Romano ai luoghi del cinema di Sermoneta.

Sono i punti di forza dell’area dei Monti Lepini, a sud della Capitale, che diventano spunti di viaggio da mettere a regime attraverso una partnership strategica con il tour operating e la rete di agenzie di viaggi: questo l’obiettivo dell’educational promosso dalla Compagnia dei Lepini, Assoviaggi Lazio e Slow Food Travel, che ha coinvolto agenti di viaggi del Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana e Puglia.

«Vogliamo realizzare un modello organizzativo – ha spiegato Quirino Briganti, responsabile Expo Dubai 2020 per la Regione Lazio, nativo della zona e tra i promotori dell’operazione – che coinvolga operatori locali dell’ospitalità, dell’enogastronomia e dell’artigianato, per lanciare il brand dei Monti Lepini. Un marchio che possa diventare un punto di forza dell’offerta turistica dell’altro Lazio, grazie proprio alla varietà di esperienze in grado di garantire ai turisti. Si tratta solo di poter contare su professionisti del viaggio organizzato come gli adv per intercettare vari target di ospiti ed allestire proposte ad hoc».

Come poi ha avuto modo di evidenziare Fabrizio Di Sauro, direttore generale della Compagnia dei Lepini: «Il nostro territorio si presta a esperienze turistiche molto variegate: si possono, infatti, organizzare tour in bike, programmare percorsi di trekking urbano o ancora escursioni in montagna; così come è possibile allestire weekend enogastronomici con degustazioni presso le numerose cantine, caseifici e frantoi disseminati lungo l’intera zona dell’agro pontino. A tal proposito la nostra Compagnia ha realizzato diversi supporti editoriali, con informazioni sulla flora e fauna, sui borghi del territorio».

E in questa operazione un ruolo centrale lo possono e lo devono giocare le agenzie di viaggi come ha sottolineato Cinzia Renzi, presidente di Assoviaggi Lazio (Confesercenti): «L’auspicio dell’associazione è che questo sia il primo di una serie di educational rivolti alle agenzie che possono essere così stimolate a costruire pacchetti d’offerta, soprattutto per il bacino del turismo di prossimità».

Ne è convinto anche Roberto Perticaroli, portavoce di Slow Food Travel e preparatissimo tour leader dell’educational: «Inizia così la sperimentazione di una destinazione turistica che vogliamo caratterizzare con l’egida nazionale e internazionale di slow food perché siamo convinti che questo territorio, tra le province di Roma, Latina e Frosinone, si presta molto allo sviluppo del turismo esperenziale, con la scoperta di borghi, siti archeologici, oasi naturalistiche, monumenti da combinare con le tipicità enogastronomiche della regione. Abbiamo già coinvolto circa 70 soggetti del territorio, tra produttori, albergatori e ristoratori, per realizzare una rete d’accoglienza orientata a un turismo ricettivo non solo esperienziale ma anche sostenibile e responsabile».

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