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Le compagnie aeree italiane al governo: «Sbloccare subito i fondi»

Nuovo appello delle compagnie aeree private italiane al governo. In una lettera congiunta, Air Dolomiti, Blue Panorama Airlines e Neos chiedono all’esecutivo di agire con la massima rapidità per lo sblocco dei fondi finalizzati all’aiuto del settore del trasporto aereo e già approvati con decreto n.34 del 19 maggio 2020. Art. 198, poi convertito in legge il 17 luglio 2020.

“Il governo, il parlamento hanno approvato un intervento complessivo pari a 130 milioni di euro a sostegno delle compagnie aeree private italiane. Tali fondi, ad oggi, non sono stati distribuiti – si legge nella missiva, che prosegue – Nell’ottobre 2020 il governo italiano ha inviato la notifica alla Commissione europea finalizzata all’approvazione, in quella sede, all’erogazione del contributo. La Commissione ha inviato le sue osservazioni ed è in attesa di ulteriori chiarimenti da parte del nostro governo. A partire da marzo 2020 il settore strategico per la nostra economia dell’aviazione civile ha dovuto affrontare una gravissima crisi dovuta agli effetti dell’epidemia da Covid-19“.

Inoltre, la crisi dei trasporti, la contrazione dei volumi di affari nelle diverse attività del Paese hanno provocato un vero e proprio shock nel settore costringendo le compagnie aeree italiane private a fermare i loro aeromobili a tenere fede a tutti gli onerosi impegni dovuti alle disdette, alle rinunce, alle cancellazioni delle prenotazioni.

“I provvedimenti di questi giorni, l’introduzione di nuove limitazioni o di un nuovo lockdown decisi dal governo aggraveranno ancor di più questa crisi e renderanno necessario un ulteriore intervento con altri contributi a fondo perduto per tenere in vita un settore strategico per l’economia italiana. Facciamo appello ai ministri dei Trasporti, delle Infrastrutture e delle Finanze e alle strutture amministrative e tecniche, affinché, tutti i passaggi burocratici necessari all’effettiva attuazione di una misura straordinaria e di emergenza ormai vecchia di cinque mesi, vengano svolte con la massima efficacia e rapidità. Queste sono le semplici richieste delle compagnie aeree italiane private nell’interesse dei passeggeri, dei propri dipendenti, dell’indotto di settore – che conta 10mila persone – e di tutto il comparto dell’aviazione civile”, si conclude la lettera.

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