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Logis, piano da 1,7 milioni di euro di aiuti per gli hotel

Logis Hotel ha annunciato misure straordinarie per sostenere dal punto di vista finanziario i suoi membri. La catena di ristoratori e albergatori indipendenti in Europa – che conta 2.400 hotel in 8 Paesi, di cui 16 in Italia – vuole affiancare e accompagnare la rete indipendente con un pacchetto di aiuti pari a 1,7 milioni di euro per preservare strutture, lavoro e liquidità.

«Ho un duplice ruolo: quello di albergatore indipendente e di presidente della Federazione internazionale Logis. In quanto albergatore, mi sento privilegiato e rassicurato dall’appartenenza a una rete come Logis Hotel, in veste di presidente sono consapevole della responsabilità, anche sociale, che ne deriva – spiega Fabrice Galland – Oggi più che mai ci rendiamo conto della fragilità intrinseca legata allo status di indipendenti e delle condizioni complesse per individuare la necessaria redditività. Al di là di questo aspetto, la catena intende offrire un sostegno tangibile sul piano tecnico, commerciale e finanziario in questo periodo di pandemia senza precedenti. Ci saremo nel post crisi, per accompagnare e promuovere, fianco a fianco con i suoi membri, un nuovo slancio economico per il settore».

La somma stanziata servirà a portare avanti le seguenti iniziative:

«Da 70 anni sosteniamo gli albergatori indipendenti ed è oggi che hanno maggiormente bisogno di noi – dichiara Karim Soleilhavoup, direttore generale del Gruppo – Logis Hotel chiede maggiore flessibilità da parte delle piattaforme di prenotazioni online. Ogni azienda può fare la sua parte per vincere questa battaglia collettiva. A oggi, ci dispiace molto constatare la mancanza di solidarietà da parte di tutte le Ota nei confronti di noi partner. Gli unici annunci da parte di questi attori hanno l’obiettivo di facilitare le cancellazioni anche su tariffe che gli albergatori hanno impostato come non annullabili e/o non rimborsabili, aggravando ulteriormente le loro difficoltà finanziarie. Rimango fiducioso e credo realmente di poter costruire insieme un nuovo sistema di distribuzione che vada a riequilibrare la posizione di tutti gli attori del settore».

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