Lufthansa impone il suo modello:
«Altri adotteranno il gds surcharge»

by Redazione | 21 Marzo 2017 10:00

Per Lufthansa la fee di 16 euro sulle prenotazioni effettuate tramite gds è stata un successo, che le altre compagnie aeree adotteranno presto. Parola di Carsten Spohr, ceo della compagnia tedesca che la settimana scorsa, nel corso della presentazione dei risultati finanziari relativi al quarto trimestre del 2016, ha aggiunto: «Sarei molto sorpreso se altre compagnie non seguissero questa strada. Il nostro business case è stato più positivo di quanto avremmo creduto».

La surcharge di 16 euro sulle prenotazioni via global distribution system è stata introdotta dal vettore tedesco il 1° settembre 2015. Sul fronte dei risultati veri e propri, i numeri parlano di una flessione, per cui la compagnia tedesca ha registrato ricavi per 31,6 miliardi di euro, in flessione dell’1,2% rispetto al 2015, mentre l’Ebitda al netto di voci straordinarie per l’anno è ammontato a 1,75 miliardi in calo del 3,6%.

«Per il 2017 – ha proseguito – è necessario ridurre ulteriormente i costi, anche se oggi il gruppo ha una posizione più forte rispetto a un anno fa». Già nel 2016, d’altronde, Lufthansa aveva ridimensionato i piani di investimento, che in tutto avevano raggiunto quota 2,2 miliardi di euro, «circa 300 milioni in meno di quanto originariamente previsto». Il volume totale degli investimenti «è stato dunque inferiore del 13% rispetto all’anno prima».

«Nello stesso tempo – ha concluso Sphor – la percentuale di prenotazioni dirette per le compagnie del gruppo è aumentata in modo continuo, in modo speciale nei mercati domestici. La domanda è anche aumentata per i servizi ancillari, come upgrade, bagagli, hotel, autonoleggi e assicurazioni».

 

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