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Manovra 2022, aiuti al travel: pressing su Draghi

Palazzo Chigi governo

Nei giorni in cui si discute della Manovra 2022, la presidente di Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo scrive al premier Mario Draghi e ai ministri dell’Economia Daniele Franco e del Turismo Massimo Garavaglia sul tema degli aiuti.

Molto è stato fatto in questi mesi – riporta la missiva – L’impegno del governo e del ministro Garavaglia è stato fondamentale per ricostruire la fiducia degli operatori, ma il protrarsi delle difficoltà richiede ancora interventi mirati a sostegno del settore nell’attesa che l’economia del turismo in Italia possa ritrovare il suo equilibrio tornando ad aprirsi ai flussi internazionali. In questi giorni assistiamo alla discussione sulla Manovra 2022, ma sembra che il tema degli aiuti sia uscito fuori dai radar”.

Colaiacovo scrive che “molta parte dell’economia italiana è in ripresa, ma per il mondo alberghiero, quello più tradizionalmente vocato al turismo internazionale, la situazione resta difficile. A fronte dei 220 milioni di presenze straniere nel 2019, a tutt’oggi l’Italia ne ha registrate poco più di 15 milioni e le prospettive per i prossimi mesi, con il perdurare delle restrizioni di viaggio, non sono certo migliori. Le città d’arte continuano a soffrire della mancanza di domanda estera e il dato cumulativo relativo al tasso di occupazione di Roma ad esempio, secondo i dati del nostro osservatorio, registra un -63,6% rispetto al periodo gennaio/settembre 2019. È chiaramente impensabile poter contare su un effetto sostituzione da parte del turismo interno».

Confindustria Alberghi sottolinea che “gli oltre 16 mesi di fermo pressoché totale dell’attività con contrazioni del fatturato in molti casi anche superiori all’80% e una situazione di oggettiva difficoltà per molte imprese del settore hanno innescato un ampio ricorso al credito (+45,6% rispetto a +34,5% di altri settori secondo le analisi del Centro Studi Confindustria)”.

La presidente spiega che nella lettera inviata a Draghi è stata espressa la necessità di “prevedere ancora per i prossimi mesi misure di sostegno che permettano alle aziende di traguardare il superamento della crisi ed evitare nell’immediato futuro un blocco degli investimenti con la conseguente perdita di competitività dell’offerta turistica italiana”.

Tra le richieste, l’estensione del bonus affitti (fermo a luglio scorso) e l’esenzione della 2° rata Imu per chi ha subito perdite significative; “così come sarebbe importante poter contare su ulteriori misure di supporto alla sostenibilità dell’indebitamento, come la proroga della moratoria sui mutui, in scadenza il prossimo 31 dicembre, e l’allungamento della durata dei finanziamenti garantiti dallo Stato”, aggiunge.

Altro nodo irrisolto è quello degli aiuti di Stato che “su una crisi di così lungo periodo, sta condizionando la possibilità per molte realtà di grandi, medie e piccole dimensioni, di fruire degli aiuti già previsti nonché delle risorse stesse disposte dal Pnrr, e delle grandi imprese che sono state escluse da molti degli interventi e che comunque si trovano ad attraversare una situazione complessa”, conclude la lettera.

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