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Marriott, stime al rialzo grazie al lusso

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È il segmento lusso a salvare il settore turistico statunitense. Ne ha dato ulteriore prova Marriott International, che ha rivisto al rialzo le sue previsioni di profitto per l’intero anno 2025 e ha superato le stime del terzo trimestre, grazie alla solida domanda registrata dai suoi alberghi di lusso, che ha compensato il calo dei ricavi nei suoi hotel economici.

Nell’ultimo anno, Marriott ha risentito del calo delle prenotazioni da parte delle agenzie governative statunitensi, dato che i tagli ai finanziamenti decisi dal presidente Donald Trump hanno innescato licenziamenti del personale e budget di viaggio più ridotti. Le performance più deboli negli hotel con servizi selezionati sono state in gran parte determinate proprio dalla riduzione della spesa pubblica, ha affermato Marriott. Nel complesso, i ricavi derivanti dalla spesa federale sono diminuiti del 14% durante il trimestre.

Anche la domanda di alloggi economici e di fascia media negli Stati Uniti ha subito un duro rallentamento, dato che le famiglie attente ai costi stanno riducendo le spese di viaggio, preoccupate che una sferzante politica di dazi, unita all’inflazione, possa far salire i prezzi dei beni.

LA SALVEZZA VIEN DAL LUSSO

Le vendite nei segmenti di lusso di Marriott, che includono marchi come Ritz-Carlton e St. Regis, che si rivolgono a una clientela economicamente molto solida, hanno attenuato l’impatto del rallentamento della domanda per le sue offerte economiche e i servizi selezionati. Il fatturato delle camere nel suo segmento lusso negli Stati Uniti e in Canada è aumentato del 3,5%, nel trimestre in esame, per un complessivo aumento del 4%.

«I consumatori con redditi più elevati sono più resilienti all’incertezza macroeconomica e continuano a dare priorità ai viaggi», ha affermato Anthony Capuano, Ceo di Marriott International, durante una conference call sui risultati finanziari. «Si prevede che le catene alberghiere di fascia alta continueranno a sovraperformare quelle di fascia bassa, guardando al prossimo anno», ha aggiunto il Cfo, Leeny Oberg.  «Il nostro portafoglio è ben posizionato per beneficiare di una performance superiore nella fascia alta, dato che il 10% delle nostre camere rientra nel segmento lusso e un altro 42% nel segmento premium con servizi completi», ha aggiunto Capuano.

LA TRIMESTRALE

La società con sede a Bethesda, nel Maryland, ha registrato un utile di 728 milioni di dollari, pari a 2,67 dollari ad azione, rispetto ai 584 milioni di dollari, pari a 2,07 dollari per azione, dell’anno precedente. Escludendo alcune voci straordinarie, l’utile è stato di 2,47 dollari ad azione, contro i 2,38 dollari per azione delle previsioni degli analisti. Il fatturato totale è aumentato del 3,7% a 6,49 miliardi di dollari, di poco superiore ai 6,46 miliardi di dollari del consensus.

Il fatturato globale per camera disponibile, un parametro chiave del settore, è aumentato dello 0,5%, nonostante l’impatto negativo dei cambiamenti di calendario e della continua incertezza macroeconomica, ha affermato Capuano. Il fatturato internazionale per camera disponibile è aumentato del 2,6%, compensando un calo dello 0,4% negli Stati Uniti e in Canada, a causa – come detto – dalla riduzione dei viaggi governativi.

L’OUTLOOK

Per il trimestre in corso, la società di Bethesda, Maryland, prevede un utile per azione rettificato compreso tra 2,54 e 2,62 dollari, inferiore ai 2,64 dollari stimati da Wall Street. Si prevede un aumento del fatturato per camera disponibile dall’1% al 2%, rispetto alle previsioni degli analisti per un aumento del 2%.

Marriott prevede però, per il 2025, un utile rettificato per azione compreso tra 9,98 e 10,06 dollari, superiore alla precedente previsione di 9,85-10,08 dollari per azione. L’azienda continua a prevedere un aumento del fatturato per camera disponibile dall’1,5% al ​​2,5%, quest’anno.

La rivale Hilton ha tagliato l’outlook, a causa della debole domanda di viaggi negli Stati Uniti, ma i top manager delle maggiori catene alberghiere restano comunque ottimisti per il 2025-2026.

 

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