Medio Oriente: cieli aperti sull’Iran, scali israeliani operativi
Poi, improvvisamente, un bagliore di luce tenue sul Medio Oriente. La tregua Israele-Iran che regge, dopo le iniziali violazioni reciproche e la rabbia di Trump, entrambi i Paesi che sostengono di aver vinto la “guerra dei 12 giorni” – un triste richiamo a quella ben più famosa dei “sei giorni” del 1967 – il traffico aereo che ricomincia (lentamente) a muoversi e i cieli a schiudersi, pur in un contesto di estrema fragilità. A questo punto mancherebbero solo gli applausi del resto del pianeta, che assiste comodo in poltrona. Peccato che non sia un film. E peccato che ci sia ancora Gaza.
IRAN E ISRAELE
Precedenza alla situazione delle due contendenti. Lo spazio aereo iraniano è rimasto chiuso fino alla tarda mattinata di mercoledì 25 giugno «per garantire la sicurezza dei passeggeri e dei voli», come ha riferito all’agenzia di stampa Mehr Majid Akhavan, portavoce del ministero delle Strade, che gestisce anche il trasporto aereo.
In Israele sono tornati pienamente operativi gli aeroporti di Tel Aviv e Haifa, in seguito alla decisione del Comando del Fronte Interno di revocare le restrizioni. Annullate le limitazioni sul numero di voli in arrivo e in partenza, così come quelle sul numero di passeggeri per ciascun volo. Inoltre, non sono più in vigore restrizioni all’accesso degli scali da parte dei passeggeri e degli accompagnatori.
Nuovamente aperti i negozi duty-free degli aeroporti, in conformità con le direttive di sicurezza e le normative vigenti. L’autorità aeroportuale e lo scalo “Ben Gurion” sono in costante contatto con le compagnie aeree israeliane e internazionali con l’obiettivo di aggiornare il piano voli e accelerare il pieno ripristino delle operazioni: si raccomanda al pubblico di seguire le comunicazioni dei vettori per ricevere informazioni aggiornate sull’operatività dei voli.
I valichi di frontiera con Giordania ed Egitto continueranno a funzionare regolarmente.
DOHA E DUBAI OPERATIVI
Si rianima anche lo spazio aereo di Qatar, Bahrein e Kuwait, dopo la chiusura che aveva causato numerose cancellazioni di voli passeggeri e merci. La riapertura ha permesso ai vettori nazionali di riprendere le operazioni nella notte tra il 23 e il 24 giugno e gli aeroporti di Doha e Dubai, tra i più trafficati al mondo, sono tornati operativi, seppure con misure precauzionali rafforzate. Anche gli scali di Bahrein e Kuwait hanno ripreso le attività, ma le compagnie straniere si muovono con cautela: numerosi voli restano cancellati o deviati.
In particolare, Qatar Airways, che gestisce oltre l’80% del traffico presso l’Hamad International Airport di Doha, ha ripreso i collegamenti, impiegando personale aggiuntivo a terra per agevolare la ripartenza. Altre compagnie aeree, però, non hanno ripreso i voli verso il Golfo Persico, come Japan Airlines, che ha interrotto i voli per Doha almeno fino al 27 giugno, e British Airways, che continua a cancellare le tratte verso il Qatar.
EMIRATES, TUTTO REGOLARE
In attesa di eventuali cambi di programma delle compagnie che, in generale, hanno sospeso i voli nell’area allo scoppio del conflitto israelo-iraniano, dopo una breve interruzione il 23 giugno Emirates ha comunicato che le operazioni in volo sono tornate regolari. Il vettore ha attivato i suoi piani di contingenza e gestione delle interruzioni, senza deviazioni, registrando un numero limitato di cancellazioni. Alcuni voli sono soggetti a percorsi più lunghi a causa della congestione dello spazio aereo.
Nelle ultime due settimane Emirates ha mantenuto i voli programmati, deviando le rotte per evitare le zone di conflitto e servendo oltre 1,7 milioni di passeggeri su più di 5.800 voli in tutto il suo network globale. I servizi con Amman e Beirut sono stati sospesi brevemente, per poi riprendere subito dopo.
In ogni caso, Emirates monitora costantemente l’evolversi della situazione e valuta ogni potenziale rischio per garantire che tutti i voli vengano deviati in modo sicuro, lontano dalle aree di conflitto. Tutti i clienti sono costantemente informati tramite aggiornamenti regolari pubblicati sul sito web e sui canali social di Emirates, mentre i team delle prenotazioni hanno fornito supporto ai passeggeri interessati, offrendo soluzioni alternative.
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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