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Meliá, l’annuncio di Escarrer:
23 nuovi hotel tra green e lusso

escarrer, Melia

«Cambiamento climatico e digitalizzazione sono le due grandi sfide dell’industria del turismo nei prossimi anni», parola di Gabriel Escarrer, ceo di Meliá International, che nella conferenza stampa nello stand di Fitur, annuncia le novità della catena spagnola.

«La nostra vocazione ambientale è sempre più forte e stiamo rivoluzionando il nostro approccio per fare sempre di più. Ma sono orgoglioso che Meliá sia stata nominata la catena di hotel più sostenibile al mondo secondo il corporate sustainability assesment della agenzia internazionale Sam».

Nel frattempo, però, la macchina delle apertura di Meliá non si ferma. Il progetto prevede ben 23 nuovi hotel nel 2020, una di queste è appena avvenuta a Milano, con l’Innside Torre Galfa. Il brand Innside, inoltre, aprirà per la prima volta anche ad Amsterdam, Lisbona, Liverpool e Kuala Lumpur. Il marchio di lusso Gran Meliá, invece, sarà protagonista nella regione Asia-Pacifico con tre nuovi hotel in Cina e in Vietnam, mentre a Marrakech aprirà il brand Sol.

Proprio l’Asia, infine, è il grande focus di Meliá nei prossimi anni. «Il 30% di tutte le nostre strutture sarà localizzato nella regione Asia-Pacifico e il 32% delle nuove aperture si concentra sempre nella stessa area – rimarca Escarrer – Ma voglio sottolineare anche alcune aperture molto importanti: il ME Dubai, interamente disegnato dall’archistar Zaha Hadid; e il Paradisus Playa Mujeres in Messico».

Quest’ultima struttura rappresenta la nuova generazione di resort luxury all inclusive della catena, che nel segno del rispetto della cultura locale e della natura hanno anche ispirato l’intero design dello stand di Fitur. Ma oltre l’anno in corso, il piano di Meliá, prevede in totale 34 nuove strutture nell’area Emea, 8 nelle Americhe (tutte ai Caraibi) e 20 in Asia.

«Continuiamo ad investire – ha concluso Escarrer – nonostante il 2019 sia stato un anno complesso: tra Brexit, rallentamento dell’economia tedesca, il ritorno del Nordafrica, il caso delle alghe in Messico e la crisi su Cuba abbiamo visto calare l’Ebitda e abbiamo recuperato un poco nell’ultimo trimestre. Ora tra innovazione digitale e svolta green poggiamo le basi per un futuro che coniughi sviluppi e sostenibiltà».

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