Mitt, Badakh: «Ripresa grazie al rublo forte»

by Giorgio Maggi | 13 Marzo 2017 16:30

Il peggio è ormai alle spalle. Fatti i debiti scongiuri, sembra passato un secolo dal marzo dello scorso anno quando il mercato outoging russo era nel pieno di una crisi iniziata addrittura nel 2015.

«Dopo due anni di flessione, i russi hanno ritrovato il piacere di viaggiare e i numeri sono di nuovo tornati a crescere», assicura Maria Badakh, exhibition director di Mitt, la più grande fiera dell’industria del travel della Russia che dal 14 al 16 marzo attrarrà all’Expocentre Fairgrounds di Mosca oltre 1.800 tra aziende ed enti del turismo in rappresentanza di più 192 destinazioni.

Sarà merito del rublo rafforzato (da inizio anno l’euro ha perso oltre il 10% nei confronti della valuta russa); sarà l’affievolirsi delle tensioni geopolitiche tra la Federazione e alcuni Paesi da sempre mete dei turisti della federazione in vacanza (la Turchia prima di tutte), ma la 24ª edizione della Moscow International Travel and Tourism Exhibition sembra essere tornata ai vecchi fasti.

Quali sono gli ultimi dati sul turismo outgoing russo?

«Sul fronte degli arrivi i segnali positivi arrivano, solo per fare un esempio, dal traffico registrato nel mese di gennaio 2017 all’aeroporto moscovita Vnukovo, dove la crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stata del 49,5%. Tra le destinazioni più gettonate, ci sono Phuket, Bangkok, Goa, Istanbul, Milano, Larnaca e Dubai.

L’estate com’è andata?

«Molto bene per alcune destinazioni del Mediterraneo, come Grecia, Italia, Spagna, Bulgaria, Montenegro e Israele. Cipro, solo per fare un esempio, ha registrato nel solo mese di settembre il 52% in più di arrivi dalla Russia rispetto al 2015. Il trend positivo è continuato poi con la riapertura, ad agosto, dei voli charter con la Turchia».

Dopo il forfait del 2016, la Turchia sarà in fiera?

«Sì. E vi dirò di più: proprio la Turchia vanterà il primato della nazione con il maggior numero di operatori. Per noi si tratta di una grande notizia in grado di attirare molti agenti di viaggi, un target che rappresenta il 75% dei visitatori di Mitt».

Quali sono gli altri Paesi che parteciperanno al Mitt?

«In occasione dell’Anno del Turismo Culturale tra Russia e Spagna, il Paese iberico ha confermato il proprio ruolo di Partner Country della fiera. Stiamo anche riscontrando un notevole interesse, sia da parte di partner storici, che da espositori nuovi come il Burundi, la Palestina e lo stato indiano dell’Andhra Pradesh. Inoltre, sono molte le destinazioni che stanno ritornando al Mitt dopo un periodo d’assenza. Tra queste ci sono Senegal, Sudan, Botswana, Giamaica, Kerala (India), Romania, Tanzania e Venezuela».

E l’Italia? 

«Da sempre è una delle mete preferite dai turisti russi, e i dati dello scorso anno lo confermano, inducendo all’ottimismo anche per il 2017. Nel 2016 i viaggiatori russi che hanno visitato l’Italia sono stati 481mila, contro i 787mila che si sono recati a Cipro (+50%). Tra le altre destinazioni che nel corso degli ultimi dodici mesi hanno registrato un aumento dei visitatori dalla Federazioni ci sono Eilat, in Israele, con un totale di 10.957 turisti, la Repubblica Dominicana (132.609 visitatori, +97,5%) e la Thailandia, con il suo milione di turisti russi, pari al +23%».

Quali sono le altre novità dell’edizione 2017? 

«Una riguarda il cambiamento del format, con l’apertura della fiera solo ai visitatori del trade e non più anche al pubblico. Di conseguenza cambierà anche la durata, che sarà di tre giorni. Torna anche un momento di approfondimento con la presentazione dei dati e dei trend che riguardano il mercato outbound dalla Russia. L’attesa conferenza si terrà il giorno 14 marzo nella Blue Hall (Pavilion 2, Hall 1) alle 11.45».

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