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Ncc in rivolta, appello di Federnoleggio al governo

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Torna a farsi sentire il comparto Ncc: “Dopo la mancata modifica alla Camera dell’art. 85 del Codice della Strada che avrebbe dovuto mettere fine a una palese persecuzione nei confronti delle imprese Ncc – fa sapere Federnoleggio – è stata anche annullata la riunione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con le associazioni di categoria per l’esame e la discussione delle bozze dei decreti attuativi della legge di settore”.

A pochi mesi dall’inizio del Giubileo e a ridosso della stagione turistica che partirà in concomitanza con la Pasqua, il comparto del noleggio con conducente attende dal governo Meloni un segnale rassicurante a salvaguardia della sopravvivenza delle aziende e a tutela del lavoro e del futuro di migliaia di lavoratori nel settore. Per Federnoleggio “il governo non può rimanere sordo davanti alla crescente domanda dell’utenza che rivendica il diritto alla mobilità e attende da oltre tre decenni un cambio di passo. La mancanza di taxi e il contingentamento delle autorizzazioni Ncc vengono percepite dal cittadino e dal turista come un chiaro sintomo di inefficienza amministrativa e di tutela dell’interesse di pochi (taxi) a danno dei molti (cittadini e turisti). E non regge la scusa che è colpa dei Comuni e delle Regioni perché il problema vero risiede in una legge obsoleta che non riesce più a regolare il trasporto pubblico non di linea e impedisce agli autoservizi di essere funzionali ossia integrare e supportare il trasporto di linea a discapito dell’utenza”.

Federnoleggio e le altre sigle di rappresentanza Ncc chiedono l’abrogazione della sanzione accessoria del fermo del veicolo previsto dall’art. 85 comma 4 e comma 4 bis per chi è in possesso di regolare autorizzazione Ncc, una “norma in bianco” che consente all’agente accertatore, di fatto, di bloccare un’attività economica da due a otto mesi, caso unico in Italia, anche per piccole infrazioni.

Tra le bozze dei decreti attuativi, “quello che desta maggiore preoccupazione è quelli relativo al Foglio di Servizio Elettronico – prosegue Federnoleggio – Le associazioni sono concordi nel ritenere che tale bozza di decreto contenga elementi incomprensibili e inapplicabili, un aggravio burocratico che impatterà negativamente sull’operatività del servizio di Ncc con ripercussioni pesantissime sull’erogazione di servizi specialmente di quelli destinati ai turisti e ai pellegrini”.

Federnoleggio si conferma pronta a continuare a collaborare fattivamente con il ministero dei Trasporti per attuare una reale rivisitazione della normativa relativa al servizio Ncc alla luce delle numerose e ripetute segnalazioni e pronunciamenti di Antitrust, Consiglio di Stato, Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia dell’Ue.

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