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Ncl, Paradisi: «Caraibi più forti con 18 navi e il rinnovo di Great Stirrup Cay»

foto Mariangela Traficante_ Francesco Paradisi

Pur con una maggioranza di clientela americana, che arriva all’80% (ma dipende molto dagli itinerari e dal periodo), il mercato italiano ha un valore importante per Ncl: «Parlando di lungo raggio le rotte preferite dagli italiani sono i Caraibi da Miami, e poi passando all’Europa notiamo una predilezione su Mediterraneo orientale, ovvero Grecia o Turchia, ma anche una crescita di interesse sull’Asia, con Giappone e Corea – spiega Francesco Paradisi, senior country manager della compagnia per il nostro Paese – Il lavoro che abbiamo fatto sul mercato italiano è quello di non spingere solo sul Mediterraneo ma proporre tutto il prodotto, dall’Alaska, interessante per i gruppi, alle Hawaii».

E naturalmente i Caraibi, sui quali Ncl conferma l’investimento, «con 18 navi posizionate che ci renderanno la compagnia con maggiore presenza nell’area», aggiunge. Tra di loro, anche Norwegian Aqua e la nuovissima Norwegian Luna, che vedrà il debutto nel mese di marzo 2026. «I Caraibi rimangono la destinazione più popolare per Ncl (il nostro portale gestisce anche la parte aerea), fondamentale per noi. E abbiamo costi in linea con il mercato invernale. Offriamo dagli itinerari da 3/4 notti alle Bahamas (da abbinare per esempio a un soggiorno a Miami) fino a crociere da 14 giorni che diventano destinazioni in se stesse. Il mercato sta rispondendo molto bene».

Ncl Luna, la new entry l’anno prossimo, con lancio ufficiale in Florida, è gemella di Aqua (lanciata nella primavera 2025) nello scafo e nelle decorazioni . «E avrà due ulteriori navi della stessa classe in arrivo entro il 2028 per poi passare ai nuovi progetti dal 2030 in poi con altre quattro navi di una classe differente». La compagnia quindi continua a investire nella flotta, ma non solo.

Dal 1° gennaio 2026 inizia anche la “nuova vita” di Great Stirrup Cay, l’isola privata alle Bahamas acquisita già nel lontano 1976, e che rappresenta una delle due destinazioni “a terra” di Ncl (l’altra, Harvest Caye, è in realtà uno scalo privato al largo del Belize gestito in collaborazione con il Governo del Paese). «L’isola privata è un modello tornato in voga tra le compagnie di crociera. Per anni per noi è stata legata al format resort, all’insegna del relax, poi ascoltando i nostri clienti abbiamo iniziato a cambiare impostazione per andare incontro alle esigenze in trasformazione, arrivando a un rinnovamento completo: i passeggeri troveranno attività per adulti e per famiglie, dall’acquapark alle attrazioni adrenaliniche, dal verde dell’Horizon Park a quello per i bambini, per soddisfare una clientela sempre più variegata. L’idea è quella di replicare attrazioni che sono già presenti sulle navi. Si arriverà sull’isola in mattinata per rimanervi la giornata, e alcune di queste attrazioni avranno una fee d’ingresso. Ci saranno anche campi da beach volley, noleggio sup e kayak, possibilità di fare snorkeling».

Con l’innovazione della private island e la conferma dello spirito di bordo all’insegna della libertà e della flessibilità, Ncl intende intercettare l’interesse crescente, anche da parte della clientela più giovane, che vede la crociera «come un possibilità di fuga dalla frenesia, di relax, di esplorazione del mondo ma senza stress», spiega Paradisi. Il 2025 è stato sicuramente di forte interesse, anche se difficile, l’Italia è cresciuta del 7%, per il 2026 la compagnia si attende uno slancio con buone prospettive.

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