Prima era un azzeccato slogan, ora un passaggio obbligato nel turismo organizzato: le polizze viaggio fanno ormai parte del kit essenziale di ogni viaggiatore, ed è fin troppo scontato asserire che quel +40% di incremento nella vendita di prodotti assicurativi, che è stato certificato nel 2022, è figlio dell’era post pandemia che ha indotto la stragrande maggioranza di turisti a investire parte del budget previsto per una vacanza in una polizza.
Secondo il report Italy Travel Insurance Market di nextmsc.com, il giro d’affari delle assicurazioni di viaggio in Italia nel 2024 ha raggiunto la quota di 756 milioni di euro ed entro il 2030 si sfiorerà la soglia record del miliardo e mezzo.
Così come il valore medio delle polizze risulta, da quattro anni, in costante crescita con un premio medio di polizza singola che presenta oggi un range indicativo stimato intorno ai 55–75 euro, quasi il doppio rispetto al 2015; questo è segno che i viaggiatori italiani, ormai, comprano coperture sempre più complete.
Secondo gli analisti quello italiano è un mercato in piena evoluzione: un numero sempre maggiore di viaggiatori si sta rendendo conto dell’importanza dell’assicurazione di viaggio. Che si tratti di un volo perso, di un bagaglio smarrito oppure di un’emergenza medica all’estero, le persone ora comprendono i rischi che possono derivare da un viaggio.
Di conseguenza, cresce l’interesse per piani assicurativi che si adattino a esigenze specifiche, e di seguito riportiamo i principali trend del comparto che vanno dal formato “embedded” a quello “catastrofale”.
SPESE MEDICHE E ANNULLAMENTO
E sempre nei report che circolano nel mondo assicurativo, e in buona parte evidenziate dalla stessa Ania, che è l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, le polizze più vendute, nel 2024, risultano essere quelle per spese mediche e assistenza sanitaria con le opzioni del rimpatrio e/o ospedalizzazione.
Secondo quanto riportato da Assinews, tra gli italiani si riscontra una sempre più forte richiesta di massimali sanitari elevati, soprattutto per viaggi verso gli Usa e il Canada dove gli italiani cercano volutamente coperture con massimali alti per evitare spese fuori controllo, considerando che i costi per un’adeguata assistenza sanitaria negli States sono molto elevati. Tutto questo comporta, di anno in anno, l’inevitabile aumento del premio medio.
A pari merito, nella classifica delle polizze più vendute, appaiono anche le coperture per l’annullamento del viaggio con motivi documentabili (lutti, incidenti). Sempre più spesso – come riporta un recente studio di Europ Assistance – le compagnie assicuratrici tendono a vendere tali voci nei prodotti full protection, vale a dire integrate in altre coperture.
BENE ANCHE IL MULTI-TRIP
Un buon andamento commerciale lo si riscontra anche nelle polizze annuali che vengono definite multi-trip, ricercate dal target dei frequent traveller, che risultano essere più economiche e vantaggiose in particolare per i turisti d’affari. In aumento, poi, anche se ancora contenute le polizze legate alle coperture bagagli, solitamente vendute come add-on, che sono diventate di moda in questi ultimi due anni a causa dei molteplici disservizi e ritardi nel settore aereo. A tal proposito si riscontra l’incremento di vendite di polizze con pagamenti automatici.
FENOMENO EMBEDDED INSURANCE
Un’altra tendenza che riportiamo è quella dell’embedded insurance, ovvero quel tipo di assicurazioni proposte direttamente al momento della prenotazione sui siti delle compagnie aeree e delle Ota; questi ultimi player le utilizzano come incorporate plus, ovvero un servizio aggiuntivo nell’esperienza di acquisto online. Questa modalità aumenta i buoni esiti commerciali, perché di fatto la polizza viene offerta in una operazione omnicomprensiva. Nel turismo organizzato c’è poi una larga diffusione delle polizze per pacchetti all inclusive, con coperture ad hoc per indisponibilità di servizi turistici, chiusura delle strutture ricettive, insolvenza del t.o., disservizi causati da fornitori locali di servizi.
CAPITOLO CATASTROFI
C’è infine il caso a sé delle polizze cosiddette catastrofali, le coperture per danni da calamità naturali/eventi catastrofali che in Italia ha assunto anche una rilevanza normativa, essendo divenuta obbligatoria dal 2024 con scadenze che variano a seconda delle dimensione dell’azienda: ci sono obblighi e indicazioni governative su come tali coperture possono essere impostate e nell’ambito dei viaggi il concetto si traduce più in coperture per cancellazione o interruzione dovute a eventi naturali. Ad esempio alluvioni che impediscono partenza o rendono inutilizzabile la destinazione. Questo tipo di polizza si traduce in garanzie per annullamento/ritardo/interruzione causati da gravissime calamità.
PERSONALIZZAZIONE
Last, but not least, le 12 grandi compagnie assicuratrici impegnate nel turismo si stanno focalizzando sui piani assicurativi che possono essere personalizzati per supportare l’ecoturismo, il volontariato, le opzioni di viaggio a basse emissioni di carbonio e i ritiri benessere, offrendo una copertura che riflette i valori e gli stili di vita dei viaggiatori moderni.
Così, le compagnie assicurative – e di conseguenza anche le agenzie di viaggi e i tour operator – possono ampliare la propria offerta includendo funzionalità specifiche, come può essere la copertura per interruzioni del trasporto sostenibile, emergenze mediche legate al benessere o benefit di cancellazione flessibili legati a eventi climatici.
Rispondendo a questo segmento in crescita, i player del settore insurance e la filiera turistica tutta non solo amplia la base clienti, ma riesce anche a rafforzare la fondamentale fedeltà al marchio.

