Online booking: adesso tocca a Facebook?

by Gabriele Simmini | 23 Maggio 2016 15:46

Facebook seguirà Google nello stesso modello di business per l’industria turistica, ma quella che potrebbe apparire come una minaccia, è in realtà una opportunità. Soprattuto per gli hotel e le stesse Olta.

La previsione arriva direttamente da Dara Khosrowshahi, ceo di Expedia, che ne parla in una intervista su Skift.com. «Credo che ci saranno nuove aziende che entreranno nel mercato del online travel booking – afferma il ceo – Facebook probabilmente seguirà Google nel medesimo business. È solo questione di tempo, prima o poi anche il “re” dei social network si lancerà nel settore della prenotazione delle vacanze sul suo ecosistema digitale. Pensiamo seriamente che l’industria dei viaggi possa essere una parte importante del business di Facebook soprattutto come ecommerce».

Zuckerberg & Co. già da tempo lavorano su un sistema integrato di ecommerce dando la possibilità agli utenti di memorizzare le loro informazioni di pagamento e comprare i prodotti visionati nei contenuti sponsorizzati tramite l’inserimento del pulsante “buy”.
Se Expedia e le grandi Olta del mercato globale hanno visto crescere il loro mercato puntando tutto sulla selezione e la qualità dei prodotti volo+hotel. Google, invece, permette ai suoi utenti di cercare e prenotare i viaggi attraverso il suo sistema di “search engine” ma senza entrare in concorrenza con Olta e agenzie di viaggi tradizionali. Piuttosto, Big G si configura come partner affidabile per raggiungere specifici target e settori di riferimento. È in questo contesto che Facebook potrebbe inserirsi posizionandosi come grande player del e-travel.

I rischi e le opportunità si equivalgono secondo il ceo di Expedia. Le Olta potranno vendere i loro prodotti personalizzati attraverso Facebook, ma lo scenario potrebbe aprire il business anche a nuovi attori, soprattutto in un mercato che cambia così velocemente.

«Se il social diventa un canale di vendita, Facebook è “il” canale di vendita. Chi non comprende questo passaggio si troverà presto a perdere quote di mercato importanti sia nel mercato tradizionale che nel digitale», sottolinea Henry Harteveldt, fondatore di Atmosphere Research Group, azienda di ricerca e analisi dati nel settore dell’industria del turismo.

«Se Facebook punterà sul booking dei viaggi, potrebbe seguire l’esempio di Google, ovvero predisporre uno strumento che permetta a hotel e olta di mostrare i risultati di una ricerca direttamente sul social network. Il sistema non dovrebbe avvantaggiare un attore piuttosto che un altro, ma semplicemente dare una ulteriore possibilità di raggiungere i propri clienti», conclude Harteveldt.

Se Facebook, ad oggi, permette a hotel e Olta di creare degli annunci specifici e di profilare la clientela di riferimento, in fututro questo modello permetterà di targettizzare sempre meglio l’offerta e raggiungere direttamente il cliente in base alle sue passioni, esigenze e gusti.

E sarà il prodotto a vincere, non solo il prezzo.

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