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Pagamenti in contanti, il tetto scende a 2mila euro

cash

Nuovo tetto per i pagamenti in contanti: dal 1° luglio la soglia al di sopra della quale non si potrà andare è di 2mila euro (che scenderanno a mille il 1° gennaio 2022). Pena una sanzione salata che può arrivare fino a 50mila euro per ciascuna operazione.

Il nuovo limite per i pagamenti cash non ha nulla a che fare con gli interventi del governo in questi tempi di emergenza da coronavirus. Lo strumento era già stato stabilito dal decreto n° 124 del 2019, collegato alla Legge di Bilancio, con il fine di riuscire a combattere l’evasione fiscale in maniera più efficace, anche se il caso Covid ha indubbiamente dato ulteriore slancio alle transazioni digitali e con carta.

Precisamente, come riporta il Corriere della Sera, il tetto comporta che fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona o a un’azienda. Dai 2mila euro in su, invece, per trasferire il denaro da un soggetto a un altro c’è bisogno di uno strumento tracciabile, come il bonifico bancario o la carta di credito.

Fino a 250mila euro la sanzione va da un minimo di 2mila a un massimo di 50mila euro per le parti contraenti; oltre i 250mila, la sanzione va da 15mila a 250mila euro. Per i professionisti obbligati alla segnalazione in entrambi i casi la sanzione va da 3mila a 15mila euro.

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