Site icon L'Agenzia di Viaggi Magazine

Pnrr, Meloni annuncia: «300 milioni in più al turismo»

meloni-giorgia

Agenda fitta a Baveno, tanto fitta e tanti ed eterogenei i temi, con l’intenzione dichiarata di dimostrare la trasversalità e centralità del turismo, che si fa fatica a tirare le fila e trovare un filo rosso. Allora si prova a tirare le somme dei numeri, quelli condivisi nella due giorni, quelli dei fondi promessi e annunciati, a partire dall’atteso intervento della premier Giorgia Meloni, che non è presente ma si collega da Palazzo Chigi. all’indomani del via libera europeo al Pnrr, per dare l’annuncio: «Il Pnrr assegnerà 300 milioni di euro al turismo per rafforzare la competitività e realizzare progetti per un turismo digitale e sostenibile».

Si tratta di una dotazione aggiuntiva al Fondo Bei che va ad integrarsi ai 500 milioni già in portfolio. Più in generale, dal Pnrr arriveranno risorse che ovviamente potrebbero interessare anche il settore, in primis i 12,4 miliardi dedicati alle imprese, e poi i 5,2 miliardi di investimenti in rete e infrastrutture a partire da quelle energetiche e il miliardo per favorire l’accesso al mercato del lavoro».

Ed è questa la notizia da portarsi a casa dal Forum internazionale del Turismo, che può rispondere agli appelli delle imprese del turismo che di fatto chiedono questo, fondi e risorse per crescere e innovarsi, mentre nella due giorni nei panel si alternano ministri, personalità, manager e istituzioni, tra scambi di battute tra palco e platea, saluti, grandi complimenti alla padrona di casa, clima rilassato e verrebbe da dire cameratesco se non attirasse facili battute.

Si è parlato poco di trasporto aereo – annunciato in programma ma assente Ita Airways e con le low cost convitato di pietra – un po’ di navigazione , «finalmente con questo invito capisco che anche le crociere fanno parte del turismo», esordisce Pierfrancesco Vago, executive chairman Msc, un accenno ai treni ma dal loro lato più romantico con gli storici, «riapriamo la linea più a sud d’Europa, la Pachino-Noto in Sicilia», annuncia Luigi Cantamessa, amministratore delegato di Fs Treni Turistici Italiani.

Lo ha ripetuto a ogni occasione buona, il ministro Daniela Santanché, che l’obiettivo di questo evento, e del turismo, era ed è fare squadra: un mantra, nella due giorni di Baveno che ha riunito lo stato maggiore del governo sulle rive del lago Maggiore, che doveva servire a dimostrare l’attenzione trasversale dei vari ministeri sul tema, la sua centralità, e che più volte è finito col dimostrare l’affiatamento del gruppo di Governo, in un evento a tratti convention politica, in un mix di parole d’ordine care alla narrazione governativa – come l’orgoglio di appartenza – e temi non certo ignoti a chi nel turismo ci bazzica da un po’, uno su tutti, la destagionalizzazione.

Ma anche l’importanza degli introiti. «Bisogna cambiare paradigma, non concentrarsi necessariamente su quanti turisti arrivano ma su quanto spendono», ha ribadito il ministro,  che ha anche accennato al tema caldo degli affitti brevi: «Prima della fine dell’anno normeremo un settore complesso» annuncia.

I VERTICALI DEL TURISMO

E la prima azione programmatica pianificata in vista del 2024 saranno i cosiddetti “Verticali del Turismo”. L’iniziativa consisterà in una serie di appuntamenti tematici che si svolgeranno in ogni Regione d’Italia, al fine di approfondire le diverse specificità e peculiarità regionali, vere e proprie verticali su cui poggia l’industria del turismo, rafforzandone la valorizzazione in termini di attrattività turistica.
Il primo si terrà a Milano, in occasione della Bit a febbraio, mentre nelle prossime settimane il ministero stilerà il resto del calendario con il diretto coinvolgimento delle Regioni.

IL TRAVEL ITALIANO IN CIFRE

Il Forum è stato anche l’occasione per ricordare alcuni numeri del turismo in Italia: nel corso del 2023, il settore si è riavvicinato al 2019, con un -1,7% nelle presenze nelle strutture ricettive e un -0,1% nei passeggeri sui voli, dato che potrebbe finire in pareggio, se non anche con un sorpasso, tenendo conto del +22% di prenotazioni aeree rispetto all’anno precedente della stagione autunnale. Sempre nel 2023 si stima che la spesa del comparto turistico ammonterà a 155,2 miliardi di euro. Poco meno di un terzo della spesa turistica deriva dal comparto internazionale: il maggior contributo nel primo semestre del 2023 proviene dalla Germania (2,9 miliardi di euro), seguito da Stati Uniti (2,7 miliardi) e Regno Unito (2,1 miliardi).

Il turismo culturale genera in Italia una spesa di 12,4 miliardi di euro, corrispondente al 16,8% della spesa totale dei turisti.

Exit mobile version