Riaperti gli aeroporti di Varsavia, Modlin e Rzeszow, in Polonia, dove resta comunque alta la tensione dopo l’incursione notturna di droni russi, diretti in Ucraina, che hanno violato lo spazio aereo: 10 sono stati abbattuti. Resta ancora chiuso, invece, lo scalo di Lublino, come riporta il Guardian.
Il premier polacco, Donald Tusk, ha chiesto una consultazione Nato e lanciato l’allarme riferendo in Parlamento: «Mai stati così vicini a un grande conflitto militare dalla Seconda guerra mondiale». Il presidente Karol Nawrocki ha riunito l’ufficio per la sicurezza nazionale, parlando di «un momento senza precedenti nella storia dell’Alleanza atlantica».
“I sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra sono stati portati al massimo livello di sicurezza“, ha dichiarato il comando operativo militare in un post su X. Nell’operazione per intercettare i droni russi impiegati anche jet italiani.
«Tutto lascia supporre che sia stato un atto intenzionale», osserva l’alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas. «Difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato», assicura il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
«L’Europa è al fianco della Polonia», le parole della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un passaggio dello Stato dell’Unione alla Plenaria dell’Eurocamera. Piena solidarietà alla Polonia dal premier Giorgia Meloni e dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani
“Siamo pronti a consultarci con la Polonia”, la replica del ministero della Difesa russo, che sostiene: “Le nostre forze armate non avevano obiettivi in territorio polacco”. Lo riporta l’agenzia Tass.
*Articolo in aggiornamento

