Sarebbero oltre 290 le vittime della sciagura aerea di questa mattina nei cieli indiani. Un Boeing 787-8 Dreamliner della Air India, diretto a Londra Gatwick, è precipitato un minuto dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad e si è schiantato in un’area residenziale nei pressi della città di Meghani. Morti 229 passeggeri – 168 indiani, 53 britannici, 7 portoghesi e un canadese – e i 12 membri dell’equipaggio, ma il numero è destinato a salire, perché l’aereo ha centrato alcune abitazioni. Sopravvissuto miracolosamente un passeggero di 40 anni, di origini indiane, che viveva in Uk.
«Nessun italiano coinvolto nell’incidente – conferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani – Anche gli iscritti all’Aire e a Viaggiare sicuri sono stati tutti contattati. Un italiano che abita vicino all’aeroporto ha visto l’incidente, sta bene».
Come riporta il Corriere della Sera, “l’incidente è avvenuto nella fase di salita del velivolo. Il sito di tracciamento dei velivoli Flightradar24 sottolinea però di aver perso il segnale del Boeing pochi secondi dopo il decollo, alle 13.38 ora locale (le 10:08 ora italiana). In quel momento il jet procedeva a una velocità di 322 chilometri orari. Un filmato, in particolare, mostrerebbe il Boeing fare fatica a sollevarsi ulteriormente, finendo poi tra le case”. In base ai dati riportati dai media indiani e dalla Bbc, in quel momento l’aereo era a un’altezza di appena 625 piedi, pari a circa 200 metri.
A quanto si apprende – sempre secondo il Corsera – le indagini sulle cause del disastro “si starebbero concentrando su un possibile problema meccanico idraulico grave, tale da non consentire al velivolo di prendere regolarmente quota e ai motori di funzionare alla potenza necessaria o un errore umano. Sotto osservazione, in particolare, i flap, le parti mobili delle ali”.
È il primo incidente in assoluto per un 787 Dreamliner. Il presidente e ceo di Boeing, Kelly Ortberg, dopo aver espresso il proprio cordoglio ai familiari delle vittime, ha spiegato: «Ho parlato con il presidente di Air India, Natarajan Chandrasekaran, per offrirgli il nostro pieno supporto e un team Boeing è pronto a supportare l’indagine condotta dall’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, in conformità con il protocollo dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale delle Nazioni Unite». Per il colosso americano, intanto, crollo a Wall Street: -7%.
Sui social Air India ha comunicato di aver “istituito una linea diretta dedicata ai passeggeri, il numero 1800 5691 444, per fornire ulteriori informazioni. Air India sta fornendo la sua piena collaborazione alle autorità che stanno indagando su questo incidente”.
Il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha fatto sapere di essere in contatto con il ministro dell’Aviazione Civile, Rammohan Naidu, e ha dato indicazioni per assicurare il massimo degli sforzi necessari per le operazioni di soccorso. Naidu ha dichiarato lo «stato di massima allerta» nello stato del Gujarat».
L’ultimo incidente aereo nel Paese risale al 2010, quando un aereo della Air India proveniente da Dubai si schiantò in fase di atterraggio a Mangalore, nell’India meridionale: 158 le vittime, in 8 riuscirono a mettersi in salvo.

