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Pushkin, Checov e Caterina la Grande: la Russia cambia nome a 40 aeroporti

Tutto in una notte: dal 31 maggio all’1 giugno, in Russia, quaranta aeroporti hanno cambiato il loro nome in seguito alla firma da parte del presidente, Vladimir Putin, di un ordinanza che intitola gli scali a figure illustri della storia russa. I nuovi nomi sono stati scelti attraverso un sondaggio online lanciato lo scorso autunno tra tutta la popolazione.

Attenzione, quindi, a chi viaggerà prossimamente nella terra degli Zar perché in fase di prenotazione potrà trovarsi un nuovo nome per l’aeroporto di destinazione. Anche perché non tutte le compagnie aeree hanno aggiornato tutti i nomi dei nuovi aeroporti nei loro operativi.

L’ordinanza interessa, prima di tutto, i tre aeroporti di Mosca. L’aeroporto Sheremetyevo – che dista circa 30 chilometri dalla capitale ed è il più importante della città – ora si chiama Alexander Pushkin (poeta, scrittore e drammaturgo considerato il padre della lingua letteraria russa).

L’aeroporto Domodedovo – aeroporto internazionale di Mosca frequentato da decine di milioni di passeggeri – cambia in Mikhail Lomonosov (scienziato). Il terzo e più antico aeroporto della capitale – il Vnukovo – è ribattezzato Andrei Tupolev (storico ingegnere aeronautico sovietico).

Riguardo agli altri scali nel Paese, l’aeroporto di Krasnodar, nel Sud della Russia, è stato intitolato a Caterina II, detta la Grande, (imperatrice di Russia nel Settecento); mentre lo scalo di Sochi – dove si sono svolte le Olimpiadi invernali del 2018 –  ha preso il nome dell’astronauta Vitaly Sevastyanov.

Nell’estremo oriente russo,  sull’isola Sakhalin – dirimpettaia della giapponese Sapporo – il piccolo scalo di Yuzhno ora prende il nome del noto scrittore e drammaturgo Anton Chekhov.

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