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Rimonta Europa: recuperato il 94% degli arrivi pre pandemia

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Come un formidabile atleta dal fisico estremamente reattivo, nel 2023 il turismo in Europa ha recuperato il 94% del volume di arrivi che aveva registrato nel 2019, ultimo anno pre pandemia. Una sorprendente performance se si considera che lo scorso anno la destinazione Europa era riuscita a recuperare solo il 58% dei flussi antecedenti il Covid.

Una resilienza e capacità di ripresa che il Rapporto dell’European Travel Commission – Etc 2023 ha giustamente enfatizzato rilevando che nel terzo trimestre dell’anno appena conclusosi gli arrivi stranieri nel Vecchio Continente sono stati solo del 3,2% inferiori ai livelli del 2019, con un contributo significativo dai viaggi intraeuropei e un notevole afflusso di viaggiatori statunitensi che capitalizzano su tassi di cambio favorevoli.

La ripresa, tuttavia, è stata disomogenea tra le diverse aree geografiche. Circa un terzo delle destinazioni ha superato i livelli di arrivi stranieri del 2019. Le destinazioni dell’Europa meridionale e del Mediterraneo come Spagna, Italia, Serbia, Montenegro, Portogallo, Turchia, Malta e Grecia hanno registrato rimbalzi in certi casi molto forti. Al contrario, circa il 65% deve ancora raggiungere i livelli di arrivi pre-pandemia.

Il quasi azzeramento del gap dimostra una potente ripresa sostenuta da un forte entusiasmo per i viaggi, nonostante le sfide economiche come l’inflazione, l’aumento dei ticket aerei e del costo della vita. Il maggior impulso ai viaggi che ha reso possibile una crescita significativa degli arrivi di turisti stranieri è stato dato dai turisti americani e solo nella seconda parte dell’anno dai viaggiatori asiatici.

In particolare, i viaggiatori statunitensi sfruttando tassi di cambio favorevoli, stanno guidando la ripresa in molte destinazioni europee anche in queste ultime settimane, con le festività di fine anno che mostrano un elevato tasso di riempimento degli aerei del lungo raggio provenienti dagli States, dalle Americhe in generale e dalla regione Asia-Pacifico. In valori assoluti sono state destinazioni come Portogallo, Turchia e Montenegro ad aver fatto registrare una crescita sostanziale degli arrivi dal mercato statunitense, mentre nell’Europa orientale ad aver beneficiato del forte rilancio dei viaggi dagli Usa sono state mete insolite o comunque emergenti come Lettonia e Polonia, nonostante i venti di guerra provenienti dal conflitto ucraino-russo.

Queste tendenze, secondo gli analisti dell’Etc, evidenziano la natura dinamica del turismo europeo nel 2023, riflettendo la capacità del settore di adattarsi e riprendersi in condizioni economiche e sociali globali variabili.

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