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Ryanair viola l’accordo Tad: Fiavet ricorre all’Antitrust

Ryanair adobe

Si riapre il conflitto tra Ryanair e le imprese di viaggi: in un’audizione presso l’Autorità Garante della Concorrenza e per il Mercato Fiavet-Confcommercio ha denunciato le recenti azioni di Ryanair che violano gli accordi sottoscritti con il contestuale lancio della piattaforma Tad – Travel Agent Direct definendole “condotte anticoncorrenziali”.

L’audizione fa parte del procedimento avviato dall’Antitrust nel 2023, relativo al blocco delle prenotazioni intermediate in agenzia di viaggi e alle comunicazioni inviate dal vettore ai clienti in cui disconosceva il rapporto commerciale con le agenzie stesse. Fiavet Confcommercio, dopo aver avviato un giudizio per concorrenza sleale e pubblicità ingannevole presso il Tribunale di Milano, era intervenuta anche nel procedimento davanti all’Autorità Garante, procedimento che pur a fronte della firma degli accordi Tad, era proseguito mentre l’istruttoria è stata chiusa lo scorso 8 ottobre.

Tuttavia, nonostante la firma degli accordi Tad ad aprile, Fiavet Confcommercio si trova di nuovo oggi a chiedere all’Autorità garante  di intervenire. La principale contestazione mossa dalla Fiave è il mancato rispetto del principio di parity rate (parità tariffaria). Quello che sembrava essere un accordo storico, sta mostrando non poche crepe.

«Abbiamo documentato che, dopo aver sottoscritto l’accordo, Ryanair non sta rispettando il principio di parità tariffaria: le tariffe più basse sono riservate alla vendita esclusiva sul sito web del vettore, rendendole di fatto indisponibili tramite il canale Travel Agent Direct destinato alle agenzie – riferisce il presidente di Fiavet Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi – E tra l’altro le agenzie di viaggio sono costrette ogni volta a fare il confronto sul portale pubblico e nell’area riservata per un confronto con un aggravio di lavoro e perdita di tempo”  prosegue il presidente. “Confidavamo in un atteggiamento più corretto, ma a fronte di questo  comportamento della compagnia ci siamo subito attivati per segnalare nuovamente l’accaduto all’Antitrust».

Ryanair si difende rivendicando il diritto di non mettere a disposizione tariffe più basse, in quanto si tratta di “tariffe promozionali”. Fiavet Confcommercio respinge questa argomentazione: «Le tariffe promozionali sono scontate e legate a disponibilità limitate e offerte per un periodo ridotto di tempo – spiega l’avvocato Federico Lucarelli, consulente legale di Fiavet Confcommercio – e non è possibile ritenere che le tariffe più basse, che ordinariamente fanno parte dell’offerta Ryanair, siano considerate come promozionali. Abbiamo pertanto chiesto all’Autorità di procedere con i provvedimenti opportuni».

Il procedimento è ora in attesa della decisione definitiva dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Esprime amarezza e delusione la vice presidente della federazione Luana De Angelis che osserva: «Siamo stati i primi a credere nella possibilità di collaborare sinergicamente con Ryanair, rispettando i relativi ruoli, l’accordo di aprile ne è la dimostrazione , ma è evidente che gli accordi vanno rispettati e la loro violazione ci ha indotto a riaprire il discorso con l’Antitrust per tutelare gli agenti di viaggi».

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