Futuro variegato nel booking d’autunno. A dirlo è la società di marketing digitale per i viaggi Sojern, che analizzando le prenotazioni di ottobre rileva dati positivi per gli hotel (+27% anno su anno) e dati in calo per i voli aerei (-5%), riflettendo un ritmo di pianificazione più lento rispetto al 2024.
IL PESO INTERNAZIONALE
Andiamo in ordine. Già l’estate 2025 non ha eguagliato le performance dell’anno scorso. Le prenotazioni di voli per l’Italia sono risultate sostanzialmente stabili (+1% anno su anno), mentre le ricerche di hotel sono diminuite (-4%). Il punto debole è stata la domanda interna. Gli italiani hanno prenotato meno voli, con un calo del 34% anno su anno. Fortunatamente, le prenotazioni internazionali hanno registrato una crescita complessiva del +5%, con buone performance dall’Europa (+5%) ed eccellenti risultati dagli Stati Uniti, grazie anche alle numerose connessioni e alle nuove frequenze di volo attivate nel 2025. La regina delle destinazioni di arrivo in Italia la scorsa estate è stata Roma (37,3% dei voli in arrivo).
Il periodo natalizio non si mostra tanto diverso. Come anticipato, le ricerche di hotel sono in crescita del +27% anno su anno, sebbene le prenotazioni aeree siano attualmente in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ciononostante, il 43% dei voli deve ancora essere prenotato, lasciando spazio a una ripresa nel futuro imminente.
L’origine delle prenotazioni è prevalentemente dagli Stati Uniti (20,2%), seguiti dall’Italia stessa (12,8%), dal Regno Unito (8%) e dalla Germania (8%), a dimostrazione che il turista americano rimane essenziale per il nostro Paese.
I picchi di partenza si concentrano tra il 19 e il 26 dicembre (per i voli) e tra il 24-27 dicembre (per gli hotel), in linea con i periodi di festività. I viaggiatori che hanno scelto l’Italia per le prossime vacanze di Natale sono perlopiù internazionali, con una crescita del 9% rispetto all’anno scorso, mentre la domanda domestica cala in modo significativo (-31%), proseguendo il trend di rallentamento osservato in estate. Analizzando le ricerche di hotel, l’interesse domestico appare più saldo, con le ricerche di alloggi locali che mantengono livelli sani anno su anno, suggerendo che gli italiani stiano pianificando pause invernali più brevi e focalizzate sulle esperienze.
IL LAST MINUTE
Anche i connazionali che viaggiano all’estero per Natale mostrano un calo nei voli prenotati (-14%), ma quasi la metà (46%) dei voli è ancora disponibile, per una possibile ripresa tramite offerte last minute. Tra i Paesi che gli italiani prediligeranno per i loro viaggi all’estero, la Spagna è al primo posto, rappresentando il 14,3% del mercato outbound, seguita da Germania e Regno Unito.
«Mentre i dati sui voli indicano un rallentamento, gli andamenti delle ricerche di hotel raccontano una storia diversa: gli italiani stanno ancora pianificando fughe all’interno del Paese, forse spesso scegliendo destinazioni regionali o raggiungibili in auto – afferma Daniele Manetti, Sales Director Destination & Corporate Sojern – Per gli operatori turistici, questo cambiamento sottolinea l’importanza di intercettare il pubblico in-market mentre pianifica soggiorni più brevi e orientati all’esperienza. Più in generale è cruciale capire dove e come investire, a livello personalizzato e con estrema precisione, soprattutto in una situazione mutevole come quella attuale, con variabili geopolitiche, climatiche ed economiche. In questo contesto, le aziende che hanno successo sono quelle che sono costantemente informate e sanno adattarsi rapidamente ai cambiamenti».



