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Sardegna, l’assessore Chessa: «Così allunghiamo la stagione»

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Un vero e proprio boom turistico per la Sardegna in estate con alcune località che hanno perfino superato i livelli pre Covid. Ora, però, la sfida è fare ancora meglio nel 2022 e, soprattutto completare il percorso di destagionalizzazione dell’offerta turistica regionale. Ne è fortemente convinto Giovanni Chessa, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione autonoma che spinge proprio sulle proposte per allungare la stagione. «Tra le iniziative portate avanti c’è quella dell’Isola dello Sport, una grande opportunità con cui si è catturata l’attenzione di diversi eventi sportivi a livello mondiale, tanti atleti da ogni parte del mondo, non ultimo Ironman con 2.000 iscritti eil 60% di questi provenienti dall’estero».

Non solo mare, quindi, e non solo sport per l’offerta regionale. «Puntiamo molto anche sul turismo religioso in abbinamento con altre forme di turismo come quello gastronomico, esperienziale, cicloturismo, culturale e archeologico, congressuale – ricorda Chessa –Si lavora per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi, ma il percorso tracciato dal Presidente della regione e dalla sua giunta è valido e darà i suoi frutti».

Dal punto di vista dei trasporti, inoltre, l’assessore ricorda che «c’è un dialogo con Volotea che ha confermato la volontà di rafforzare i collegamenti e di garantire una continuità, per ora provvisoria dovuta alle leggi europee fino al prossimo maggio, ma si sta lavorando per portarla fino ad ottobre 2022. L’obiettivo è quello di avere collegamenti 12 mesi all’anno, perché i grandi numeri ci sono nei quattro mesi estivi, quando i trasporti assicurano una spinta al settore turistico, ma è necessario sfruttare anche tutte le opportunità».

Per quanto riguarda il turismo archeologico, «che è poi la storia identitaria della Sardegna, si sta sviluppando il progetto Isola Megalitica – annuncia Chessa – Presente nei 4 musei più importanti al mondo; anche con il progetto dei Cammini religiosi e con il turismo “lento”, ci stiamo impegnando a valorizzare l’interno della Sardegna con 3.200 km di percorsi che dobbiamo organizzare con infrastrutture per poterlo raccontare al meglio. Sono 250 i comuni che saranno toccati da questi percorsi e valorizzati con investimenti, un’occasione per la Regione di creare tante possibilità di crescita per il territorio, una boccata d’ossigeno per l’entroterra che nei mesi invernali rimane isolato».

IL punto di partenza, in ogni caso, è una summer 2021 che ha dato molte soddisfazioni. «Quest’anno la Sardegna ha recuperato moltissimo, tra 15 e 18 milioni di presenze, da giugno e ottobre – afferma l’assessore – Il mese di agosto ha superato anche il 2019 in molte aree geografiche della Sardegna, in particolare in quelle con maggiori servizi turistici».

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