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Scowsill, Wttc: «Il travel deve fare di più sulla sostenibilità»

«Come comunità globale, dobbiamo ripensare al modo in cui intendiamo il successo e la crescita economica, per fare in modo che i benefici della globalizzazione, di cui il mondo del turismo fa parte, siano il più possibile redistribuiti tra le nazioni e i popoli. Ma essendo un settore frammentato, abbiamo bisogno di una maggiore collaborazione tra associazioni, settore privato e autorità pubbliche per contribuire in misura significativa allo sviluppo sostenibile». Non ha usato mezze misure David Scowsill, presidente & ceo di World Travel & Tourism Council, per richiamare ai suoi doveri l’industria del travel durante il lancio avvenuto a Madrid della “Dichiarazione per l’Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo” da parte di Wttc.

Proprio il 2017 è stato proclamato dall’assemblea generale delle Nazioni Unite, nella sua risoluzione dello scorso dicembre, l’anno volto a promuovere una migliore comprensione tra i popoli in tutto il mondo, contribuendo così al rafforzamento della pace nel mondo.

«Per contribuire allo sviluppo sostenibile, la nostra industria ha bisogno di tre cose: che la gente continui a viaggiare, senza distinzioni di nazionalità, genere, religione, età e orientamento sessuale; che gli operatori turistici siano messi nelle condizioni di fare il loro lavoro con successo; che il tutto avvenga in modo responsabile, per far si che a trarne vantaggio siano le persone, ma anche l’ambiente circostante», ha proseguito Scowsill, che ha assicurato l’impegno della sua organizzazione nel perseguire questi obiettivi a tutti i livelli, pubblici e privati.

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