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Spettacoli, contest e minicrociere alla 5ª edizione di Tipicità in blu

Con la suggestiva rievocazione Ancona e Venezia: mille anni di storia in comune, si è conclusa la quinta edizione di Tipicità in blu, ad Ancona. L’Arena del mare, tra Mole e Mandracchio, è diventata un anfiteatro naturale per migliaia di spettatori, che hanno assistito alla sfilata del corteo in abiti d’epoca e alla rappresentazione che ha ripercorso la vicenda che, nel 1848, unì le due città sull’Adriatico, con la Serenissima assediata dagli Austriaci. Grande entusiasmo, infine, per la competizione a colpi di remi delle caratteristiche mascarete veneziane.

Quattro giornate molto partecipate dal pubblico e dagli operatori del settore, che hanno rappresentato la blue economy nelle sue molteplici sfaccettature: dalle performance artistiche alla gastronomia, passando per lo sport e l’economia. «Un risultato corale di grande soddisfazione – dichiara Angelo Serri, direttore di Tipicità – Chi ha vinto? La squadra, ovvero l’intera comunità dorica: pescatori, istituti di ricerca, Università, cantieristica, partner pubblici e privati, le associazioni e i local, che hanno aderito alla manifestazione».

Per quattro giorni Ancona è stata punto di riferimento della macroregione adriatico-ionica, per promuovere le identità locali e animare un dibattito necessario per garantire uno sviluppo sostenibile al mondo del mare e della pesca. Un processo di confronto, dai rapporti storici alle tematiche economiche, per il rilancio di un settore bisognoso di stimoli e di innovazione.

Nelle giornate di sabato e domenica quasi 5mila persone hanno potuto assaggiare le prelibatezze dell’Adriatico al Blu Village, in 1.500 hanno degustato calici della selezione delle 18 cantine di vino del Conero; sono stati 500 i bambini e i ragazzi coinvolti in laboratori, contest e visite guidate.

E ancora, tante persone hanno preso parte, domenica, alla visita speciale nello stabilimento Fincantieri; un centinaio di fortunati ha vissuto l’esperienza della minicrociera fino alla Baia di Portonovo e in molti hanno partecipato al progetto di micronarrazione Archi di parole, mentre la Sailing chef ha visto la partecipazione di ben 15 equipaggi.

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