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Svizzera con il segno più, ma calano le presenze dall’Italia

Bilancio di medio termine con il segno più in Svizzera. Nel primo semestre del 2018 il turismo è aumentato del 3,8%, in termini di numero di pernottamenti. Il maggiore incremento è stato registrato nella regione di Zurigo (+6,2%), seguito dai Grigioni (+5,4%) e dal Vallese (+5,6%). In flessione invece le presenze in Ticino (-6,9%). Lo rivela l’Ufficio federale di statistica (UST), secondo cui a livello nazionale c’è stato un aumento in tutti i mesi dell’anno: da un +5,2% a gennaio al +2,6%.

Quanto alla provenienza degli ospiti, la domanda interna è progredita del 2,8%, generando un totale di 8,3 milioni di pernottamenti. Più rilevante l’incremento degli stranieri che, con una crescita di 440mila unità (+4,6%), hanno raggiunto la soglia dei 10 milioni di notti in Svizzera.

Fra gli ospiti esteri, gli aumenti più marcati sono stati quelli di cittadini provenienti dalla Germania (+3,9%, +73mila unità), dal Regno Unito (+3,3%, +27mila) e dalla Francia (+4,0%, +24.000). Notevole la progressione degli spagnoli (+7,9%, +15mila unità), mentre sono diminuiti gli austriaci (-3,7%, -6.800 unità), che registrano il calo più marcato in termini assoluti di tutti i Paesi di provenienza, e gli italiani (-0,2%, pari a -1.059 unità).

Sono aumentati invece i pernottamenti di turisti asiatici (+6,6%, +145mila unità), con in testa quelli provenienti dall’India (+10%, +42mila unità), quelli provenienti dalla Cina senza Hong Kong (+5,5%, +30mila unità) e dai Paesi del Golfo (+9%, +21mila unità). In flessione, invece, gli ospiti giapponesi (-2,2%, -3.200 unità). È cresciuta infine la domanda dal continente americano (+5,3%, +67mila unità), dall’Oceania (+4,9%, +7.700) e anche dall’Africa (+1,4%, +1.800).

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