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Svolta green per Caribe Bay, nel 2024 arriva l’impianto fotovoltaico

Caribe Bay sostenibilità

La realizzazione di un impianto fotovoltaico per rendere l’area completamente autonoma dal punto di vista energetico. Caribe Bay, parco a tema acquatico di Jesolo, corre ai ripari per contrastare l’aumento delle temperature, i fenomeni meteorologici estremi e le altre conseguenze del cambiamento climatico. L’adozione di pratiche di consumo più sostenibili permetterà di ridurre i consumi idrici, considerando anche che quest’anno la compensazione delle emissioni non riducibili supera il traguardo delle 188 tonnellate di anidride carbonica.

Da tempo Caribe Bay ha implementato pratiche virtuose e progetti di efficientamento. «La nostra agenda green mira allo sviluppo sostenibile del parco – spiega Carla Cavaliere, responsabile sostenibilità Caribe Bay – e prevede investimenti strutturali nel medio e lungo periodo per abbattere le emissioni e ridurre i consumi, uniti ad una costante attività di sensibilizzazione degli ospiti. Dallo scorso anno, li coinvolgiamo attivamente nel progetto di compensazione delle emissioni di anidride carbonica non riducibili: mentre acquistano il biglietto possono prendere consapevolezza delle minacce che incombono sui veri paradisi tropicali del Pianeta e contribuire alla salvaguardia della loro biodiversità».

Al momento dell’acquisto online, infatti, gli utenti ricevono un codice che possono utilizzare per conoscere i progetti a cui ha aderito Caribe Bay con l’obiettivo di tutelare la biodiversità in alcune delle aree più a rischio del Pianeta, come le foreste torbiere indonesiane, la Foresta Amazzonica e le immense aree soggette a deforestazione in Zimbabwe e Uruguay. Progetti che hanno anche l’obiettivo di proteggere molte delle specie animali più a rischio.

«Il progetto riscuote molto interesse da parte degli ospiti – prosegue Cavaliere – e dallo scorso anno abbiamo compensato interamente le emissioni dirette, pari a 188 tonnellate di anidride carbonica, avvicinandoci ulteriormente all’obiettivo di diventare il primo parco divertimenti carbon neutral d’Italia. Innumerevoli ricerche hanno evidenziato che oltre un milione di specie, tra animali, vegetali e insetti sono attualmente a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico: i programmi che abbiamo selezionato si inseriscono nell’ambito dell’accordo 30×30 siglato a conclusione della Cop15 di Montreal, che mira a proteggere il 30% delle aree terrestri entro il 2030».

L’iniziativa è stata attivata in collaborazione con Up2You, startup greentech e B Corp certificata che permette alle aziende di ridurre il proprio impatto ambientale guidandole in percorsi su misura verso la sostenibilità: la startup ha identificato e quantificato le sorgenti emissive di Caribe Bay, calcolando così la carbon footprint del parco, per poi pianificare strategie di gestione e politiche di riduzione e compensazione delle emissioni di gas a effetto serra. L’impegno verso la compensazione delle emissioni non riducibili si accompagna alla pianificazione di nuovi interventi strutturali: al primo posto c’è il potenziamento degli impianti di filtraggio e ricircolo dell’acqua, combinato alla valutazione di utilizzare l’acqua di mare, opportunamente trattata, nelle piscine. La soluzione consentirebbe di ridurre al minimo l’impatto sulle risorse idriche e sulle riserve di acqua potabile, sempre più preziose in un contesto di crescente siccità.

Tra i principali progetti allo studio, appunto, è prevista anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico che renderà il parco completamente autonomo dal punto di vista energetico. Secondo i piani, l’impianto occuperà l’area del parcheggio, con il vantaggio di creare un’ampia zona d’ombra per le auto degli ospiti. I pannelli potrebbero essere operativi per la stagione 2024, garantendo energia pulita a tutto il polo che comprende Caribe Bay, il minigolf Caribbean Golf e la discoteca Vanilla Club.

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