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Svolta per la nuova Alitalia:
ci pensa Riccardo Toto

A volte ritornano, soprattutto in Alitalia. Sembrerebbe essere Riccardo Toto, infatti, il socio che si prenderà carico del 30% della newco dell’ex compagnia di bandiera.

Riccardo è il figlio di Carlo Toto, noto imprenditore abruzzese e patron della compagnia Air One che confluì proprio in Alitalia ai tempi dei “capitani coraggiosi” del governo Berlusconi che nel 2008 salvarono Alitalia attraverso la nascita di Cai.

Secondo Repubblica, infatti, sarebbe proprio Riccardo Toto il socio scelto dal viceministro, Luigi Di Maio, per sostituire la reticente Atlantia e completare un quadro che vede Fs capo-cordata con il 30%, il Mef con il 15% frutto della riconversione del prestito ponte, e Delta Air Lines con un ulteriore 15%, utile più che altro a garantirsi la continuità delle rotte transatlantiche che il vettore Usa condivide con Alitalia. All’appello mancherebbe un piccolo 5% che, a questo punto, potrebbe anche essere coperto dia uno dei soci già in campo.

Se il padre, Carlo Toto, riuscì a chiudere l’esperienza Air One facendola entrare in Alitalia grazie alla mediazione di Banca Intesa – e concedendo in leasing gli aerei alla compagnia italiana – oltre a liberarsi di oltre 600 milioni di euro di debiti; il figlio, Riccardo Toto, sale alla ribalta nel 2011 rilevando la compagnia aerea Livingston senza grande successo. Dopo pochi anni, infatti, il vettore smise di volare per fallire definitivamente nel 2015.

Secondo Repubblica, però, il ruolo di garante e mediatore per l’ingresso di Toto è svolto tutto dal ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, che da fine marzo sta portando avanti i colloqui con l’imprenditore. Tutto sarebbe iniziato, infatti, circa un mese fa con un viaggio del viceministro negli Usa, a New York e Washington per la precisione.

Secondo il quotidiano, infine, Di Maio punta a chiudere la definizione del Gruppo che darà vita alla Nuova Alitalia entro la data concordata con i commissari, ovvero martedì 30 aprile, anche se è verosimile un rinvio di almeno due settimane. Le trattative, in ogni caso, sarebbero a buon punto e la famiglia Toto dovrebbe investire una cifra che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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