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Tanzania, caos elezioni: gli effetti sul turismo

Dar es Salaam, Tanzania adobe

Tanzania nel caos dal 29 ottobre dopo l’elezione presidenziale di Samia Suluhu Hassan. Le manifestazioni di protesta contro la neo eletta presidente sono sfociate in scontri con le forze dell’ordine che in tre giorni hanno provocato più di 350 vittime a Das es Salaam, la capitale commerciale, ma il turismo non si ferma nelle principali mete turistiche come Zanzibar.

A guidare la rivolta sarebbero ancora una volta i giovani Gen Z che, dopo aver acceso le proteste in Kenya e Madagascar, ora accusano il governo di aver fatto ricorso a massivi brogli elettorali che avrebbero portato alla rielezione della presidente uscente, Samia Suluhu Hassan, mai effettivamente eletta, subentrata in carica d’ufficio dopo la morte improvvisa del suo predecessore John Magufuli nel 2021, come esponente del partito Ccm (Chama Cha Mapinduzi) al potere ininterrottamente dal 1961.

Prima delle elezioni, secondo chi protesta, sarebbe stata scatenata una vera e propria ondata di terrore caratterizzata da arresti arbitrari e rapimenti di esponenti dell’opposizione.

Le Nazioni Unite e la comunità internazionale si sono mobilitate e stanno lanciando appelli alla moderazione chiedendo che le persone arrestate “arbitrariamente” vengano “rilasciate immediatamente e incondizionatamente”.

I VIAGGI

Secondo La Presse, centinaia di turisti sono rimasti bloccati all’aeroporto di Zanzibar poiché tutti i voli nazionali sono stati cancellati. Al momento nel Paese vige il coprifuoco notturno e ci sono problemi con le comunicazioni. Alcuni voli internazionali da e verso l’aeroporto internazionale Nyerere di Dar es Salaam sono stati cancellati.

Il ministero degli Esteri consiglia a chi vuole mettersi in viaggio di contattare la propria compagnia aerea o il proprio tour operator per informazioni aggiornate sui collegamenti.

Riguardo alla situazione attuale del turismo nel Paese, l’Echo Touristique riporta le parole di Patrice Caradec, presidente del sindacato delle imprese del tour operating (Seto), che specifica:«Per il momento, solo Air France ha sospeso i suoi voli fino a nuovo avviso, tutte le altre compagnie (Etihad, Ethiopian) operano normalmente». La stessa sigla consiglia di annullare tutti i viaggi programmati nella regione di Dar-es-Salaam, mentre la situazione è più tranquilla nelle altre zone del Paese, più turistiche, come a Zanzibar.

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