Riavvolgete il nastro: Tap Air Portugal torna sul mercato per l’acquisizione fino al 49,9% delle quote. Il governo portoghese ha formalmente approvato la parziale privatizzazione della compagnia di bandiera portoghese, dopo aver chiarito, un mese fa, che Tap non era in vendita integralmente. L’iter si era bloccato in primavera a causa della crisi politica nel Paese.
La conferma, scrive El Pais, è arrivata durante il Consiglio dei ministri, in cui il premier, Luís Montenegro, ha dichiarato che la vendita rappresenta «il compimento di un impegno elettorale e governativo fondamentale». Montenegro ha specificato che il processo potrebbe anche essere sospeso, senza che la decisione comporti indennizzi.
L’esecutivo ha dunque ribadito che il 44,9% del capitale di Tap sarà aperto a uno o più investitori strategici, con un ulteriore 5% riservato ai dipendenti, in linea con la legislazione attuale in materia di privatizzazione.
A breve, quindi, potrebbero arrivare offerte dai principali gruppi aerei europei – Iag, Lufthansa e Air France-Klm – per rafforzare la loro posizione nel mercato sempre più competitivo dell’Atlantico meridionale.
«L’obiettivo che vogliamo garantire è che la nostra compagnia salvaguardi l’hub di Lisbona, come pure l’utilizzo di tutte le infrastrutture aeroportuali del Paese – ha osservato Montenegro – E questo include non solo l’aeroporto di Lisbona e il progetto del nuovo Luís de Camões – investimento di circa 6 miliardi di euro, apertura prevista tra la fine del 2036 e la metà del 2037 – ma anche gli scali di Porto, Faro e nelle regioni autonome del Portogallo».
L’ambizione del Premier è poter contare su una compagnia «redditizia, ben gestita, competitiva, finanziariamente sostenibile e al servizio degli interessi strategici del Paese».
Tra gli asset più appetibili di Tap figurano gli slot per il Brasile, i Paesi africani di lingua portoghese e gli Stati Uniti, tutti operati dall’hub di Lisbona, che il governo intende mantenere e, se possibile, ampliare.

