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Tat, arrivi internazionali da record e decolla il turismo medicale

L’anno scorso è stato un record: 35,38 milioni di turisti stranieri arrivati in Thailandia, capaci di spendere qualcosa come 1,8 trillioni di bath. Quest’anno, però, le cose dovrebbero andare ancora meglio, con il governo che si attende di superare quota 37 milioni (la spesa, di conseguenza, dovrebbe salire fino a 2.1 trillioni di bath), una cifra perfettamente in linea con quella registrata nei primi quattro mesi dell’anno: 13,7 milioni di turisti stranieri, il +13,9% rispetto allo stesso periodo del 2017.

Ma non è tutto, perché c’è anche da considerare la geografia degli arrivi che sta rapidamente mutando, con la Cina che da gennaio ad aprile 2018 ha registrato un +30% di turisti diretti verso il Paese del sorriso. Il risultato è che proprio i cinesi sono diventati saldamente il primo source market (ormai un viaggiatore internazionale su tre che arriva in Thailandia è cinese).

Tra gli altri mercati capaci di crescere a ritmi sostenuti c’è anche l’India ( che segna +17% nei primi quattro mesi dell’anno), ma il ranking complessivo vede al secondo posto la Malesia, seguita da Laos, Russia, India, Giappone, Corea, Vietnam, Stati Uniti e Regno Unito. Più in generale, a contribuire all’aumento delle presenze in questo inizio di 2018 sono stati tutti i mercati, ad eccezione di quello mediorientale: East Asia (+17,5%), Europa (+9.75%), Americhe (+3.55%), Asia del sud (+15.18%), Oceania (+0.26%), Africa (+7.11%).

Sul fronte delle entrate valutarie, infine, il ministro del Turismo e dello Sport Pongpanu Svetarundra ha annunciato recentemente che il primo quarto dell’anno si è chiuso con un incremento del 17,55% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Merito, tra le altre cose, anche della crescita esponenziale che il segmento del turismo medicale sta attraversando, grazie agli elevati standard delle strutture cliniche di Bangkok.

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