Più che un decalogo, è un vero e proprio cronoprogramma della travel revolution da qui ai prossimi 15 anni, quello presentato a Riyadh in occasione del Tourise Summit, al quale ha partecipato anche una folta delegazione italiana con importanti rappresentanti della filiera turistica, al seguito del ministro del Turismo Daniela Santanchè.
A illustrarlo è stato Christopher Sanderson, ceo e co-fondatore di The Future Laboratory, che delinea scenari avanguardistici in vari settori economici. «Anche se la tecnologia sarà il fattore abilitante nei viaggi – ha dichiarato – il suo vero impatto risiede nella risoluzione di persistenti criticità del fattore umano; problematiche legate all’accessibilità, alla significatività, alla sostenibilità e alla connessione nei viaggi».
Ecco i dieci passaggi-chiave che, secondo The Future Laboratory, caratterizzeranno la rivoluzione nell’industria travel.
ASSISTENTI DI VIAGGIO AI
Entro il 2031, l’intelligenza artificiale pianificherà, prenoterà e ottimizzerà autonomamente interi viaggi in tempo reale segnando il pieno ingresso nella cosiddetta era dell’Impresa Agentica. Questi sistemi creeranno esperienze iperpersonalizzate basate sulle preferenze degli utenti, sui dati comportamentali e persino sugli indicatori biometrici dell’umore. Per il settore, ciò significa un passaggio verso ecosistemi di servizi intelligenti basati sui dati, in cui l’esperienza dell’ospite inizia molto prima dell’arrivo.
CONTROLLI BIOMETRICI
Entro cinque anni il riconoscimento facciale e la verifica biometrica trasformeranno il volto in un passaporto, diventeranno la prassi in tutti gli aeroporti del mondo, e questo permetterà spostamenti fluidi e senza documenti cartacei da presentare negli scali o negli alberghi. Già il prossimo anno ci saranno sperimenta- zioni diffuse promosse dalle compagnie aeree e da Gruppi alberghieri.
CRIPTOVALUTE TURISTICHE
La rapidissima ascesa della blockchain e delle valute digitali consentirà pagamenti senza confini, programmi fedeltà tokenizzati e transazioni decentralizzate per quello che Sanderson ha definito il «viaggiatore cloud citizen». Una trasformazione finanziaria che potrebbe vedere emergere criptovalute turistiche sollevando i viaggiatori dai problemi di cambio valuta e dalle classiche approvazioni bancarie per transazioni nel mondo. In tale ottica potrebbero rivoluzionarsi anche i programmi di fidelizzazione, come quelli per i frequent flyer dei vettori o le loyalty card degli ospiti fedeli nelle grandi catene alberghiere.
TRADUZIONI IN REAL TIME
Entro dieci anni si diffonderanno su scala globale occhiali per realtà aumentata (Ar) e auricolari intelligenti per traduzioni istantanee nelle principali lingue. Un passo decisivo per aprire il mondo dei viaggi internazionali a milioni di persone monolingue che potranno così regalarsi soggiorni internazionali in luoghi lontani senza più la barriera delle lingue. Di fatto ci sarà anche una rivoluzione nel marketing delle destinazioni, con target allargati a nuove utenze turistiche, meno acculturate.
CARBONIO PERSONALE
Con l’avvento dei passaporti digitali, ogni viaggiatore avrà a disposizione un proprio budget di carbonio. Questo significa che entro il 2035 verranno posti dei limiti ai viaggi aerei. In altre parole i lunghi transfer aerei dovranno contenere il plus di un reale arricchimento di esperienze turistiche che giustifichino l’investimento ambientale. La sostenibilità, quindi, passerà da facoltativa a essenziale per i marchi del settore turistico.
PROMOZIONE VIRTUALE
Il perfezionamento della tecnologia che rende possibile la realtà virtuale e la fotorealistica renderà popolari i viaggi digitali. Questo vuol dire che le tecnologie immersive democratizzeranno l’accesso a chi non può viaggiare fisicamente, ma nel contempo potranno anche ispirare la pianificazione di viaggi reali.
Dmo e hôtellerie potranno sperimentare nuove forme di promozione e proporre visite virtuali per incentivare potenziali ospiti a visitare realmente i luoghi e le strutture oggetto di narrazione.
METE DIGITALI GEMELLE
Dal processo innovativo della realtà aumentata deriva il passaggio successivo costituito dalle esplorazioni promozionali di destinazioni che potranno essere visitate da remoto, anche nei minimi dettagli di servizi e attrazioni, prima della scelta di una vacanza. In tal modo sarà sempre più strutturale la rivoluzione nel booking, poiché gli enti del turismo potranno pianificare insieme ai potenziali ospiti le visite e i periodi di soggiorno.
SUI DRONI ELETTRICI
Entro il 2040 debutteranno anche i droni elettrici per passeggeri che di fatto trasformeranno il trasporto a corto raggio, consentendo visite turistiche aeree e l’accesso a luoghi remoti, attualmente inaccessibili. Questa rivoluzione sarà anche un contributo tangibile alla sostenibilità ambientale.
JET SUPERSONICI
Tra la fine degli anni 2030 e metà del 2040 si prospetta il ritorno, ma stavolta su larga scala, dei viaggi aerei supersonici che di fatto renderà qualsiasi luogo del pianeta raggiungibile in meno di quattro ore. Da qui il boom di short break anche in destinazioni lontane.
VOLI (DAVVERO) GREEN
Entro il 2040, gli aerei a idrogeno ed elettrici sostituiranno quelli a cherosene, realizzando la definitiva svolta sostenibile a lungo promessa dall’aviazione: uno snodo essenziale per sbloccare la inevitabile e forte crescita del turismo di massa in tutto il mondo.
Il Tech Watch è dunque già partito e le lancette corrono veloci, ma – come lo stesso Sanderson ha ricordato nelle conclusioni del suo intervento a Riyadh – la vera sfida che attende tutti gli operatori del settore sarà quella di coniugare al meglio tutte queste rivoluzioni ineluttabili ai valori umani che rimangono alla base di ogni forma di turismo e fonte d’ispirazione di ogni esplorazione del mondo.

