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Tui spinge sull’home working e chiude 48 adv nel Regno Unito

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Tui Uk ha annunciato la chiusura di altre 48 agenzie di viaggi, che si aggiungono alle oltre 160 chiuse la scorsa estate tra Regno Unito e Irlanda. Una misura, questa, che rientra nel crac globale del travel causato dalla pandemia e certificato anche dai numeri pubblicati dal Wttc nel suo Economic Impact Report, che parla di quasi 4,5 trilioni di dollari persi nel settore durante il 2020 ma che, in previsione dell’estate, lascia intravedere anche la luce di una pronta ripresa.

Le nuove chiusure di Tui Uk, si legge sulla stampa internazionale, impatteranno su 273 impiegati, che però stando a quanto dichiarato dal tour operator più grande del Regno Unito – che già da luglio scorso aveva avviato un’operazione di home working – saranno riallocati in nuove posizioni lavorative privilegiando, appunto, il lavoro da casa.

Il Gruppo ha spiegato in una nota come il Covid-19 abbia accelerato le vendite online e cambiato alcune abitudini dei viaggiatori, ragion per cui “molti dei professionisti Tui si convertiranno in consulenti di viaggio a domicilio offrendo un servizio personalizzato ai clienti dell’operatore”.

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